Indice
Questa è la guida per Debian Edu Squeeze 6.0.7+r1 release.
La versione su http://wiki.debian.org/DebianEdu/Documentation/Squeeze è un wiki che viene modificato frequentemente.
Le traduzioni sono parte del pacchetto
debian-edu-doc
, che può essere installato su un
server web e disponibile online.
Debian Edu aka Skolelinux è una distribuzione Linux basata su Debian che mette a disposizione un sistema pronto all'uso (out-of-the-box) per una rete completamente configurata di una scuola.
Immediatamente dopo l'installazione è configurato un server della scuola che esegue tutti i servizi necessari per la rete scolastica (vedere il prossimo capitolo per maggiori dettagli sull'architettura della configurazione), aspettando solo che utenti e macchine siano aggiunti via GOsa², una comoda interfaccia Web-UI, o da qualsiasi altro editor LDAP. Un ambiente di avvio dalla rete è disponibile utilizzando PXE, così che dopo l'installazione iniziale del server principale da CD, DVD o penna usb tutte le altre macchine possono essere installate via rete, comprese le "roaming workstations" (macchine della rete della scuola, generalmente laptop o netbook) nonché l'avvio tramite PXE per macchine senza disco come i tradizionali thin-clients.
Diverse applicazioni didattiche come celestia, drgeo, gcompris, geogebra, kalzium, kgeography e solfege sono incluse nella configurazione predefinita del desktop, che può essere facilmente estesa quasi all'infinito attraverso l'universo Debian.
Skolelinux è una distribuzione Linux sviluppata dal progetto Debian Edu. Come distribuzione Debian Pure Blends fa parte di un sottoprogetto Debian.
Skolelinux è una versione di Debian che mette a disposizione un sistema pronto all'uso (out-of-the-box) per una rete completamente configurata di una scuola.
Il progetto Skolelinux è stato fondato in Norvegia il 2 luglio 2001 e circa nello stesso tempo Raphael Herzog iniziò Debian-Edu in Francia. Dal 2003 entrambi i progetti si sono uniti, ma i due nomi sono rimasti. "Skole" e (Debian-)"Education" sono termini molto conosciuti in questi paesi.
Inizialmente in Norvegia è stato utilizzato da scuole con allievi di 6-16 anni. Oggi la distribuzione è usata in altri paesi del mondo, soprattutto in Norvegia, Spagna, Germania e Francia.
Questa sezione del documento descrive l'architettura della rete e i servizi messi a disposizione dalla installazione di Skolelinux.
La figura è il modello scelto per la topologia di rete. Il setup di default di una rete Skolelinux presuppone uno e un solo server principale , con workstation e thin -client-servers (con thin-clients) collegati. Il numero delle workstation può essere più o meno grande (si può partire da nove a più). Lo stesso vale per il numero dei thin-client-server, ognuno dei quali sviluppa una propria rete separata in modo tale che il traffico tra thin-client e thin-client-server non influenza il resto dei servizi di rete.
La ragione per cui è presente un solo server principale in ogni scuola è che questo server fornisce i numeri Ip attraverso il DHCP e occorre che ci sia una sola macchina che attivi questo servizio. E' possibile trasferire i servizi dal server principale a altre macchine modificando la configurazione del DNS, puntando alla macchina giusta con l'alias DNS del servizio.
Per semplificare il setup standard di Skolelinux, la connessione Internet è prevista attraverso un router separato. E' possibile configurare Debian con un modem o con una connessione ISDN, anche se questa possibiltà non è prevista nell'installazione "out of the box" di Skolelinux (il setup ha bisogno di aggiustare la situazione di default e questo dovrebbe essere documentato separatamente).
DHCPD nel server Tjener gestisce la rete 10.0.0.0/8, tramite PXE-Boot si ottiene un menu di syslinux dove si può scegliere di installare un nuovo server/workstation, far fare il boot a un thinclient o a una diskless workstation, eseguire memtest, o avviare dall'hard disk locale.
Questo naturalmente può essere modificato, cioè si può avere la NFS-root in syslinux che punta ad un server ltsp o si può cambiare il next-server in DHCP per avere clienti che si avviano direttamente tramite PXE dal TerminalServer.
Il DHCPD nei server ltsp si riferisce solo alla rete dedicata 192.168.0.0/24 nella seconda interfaccia e raramente occorre cambiarlo.
La rete Skolelinux ha bisogno di un solo server principale (chiamato anche "tjener" che è la traduzione norvegese di "server") che ha l'indirizzo IP di default 10.0.2.2 che è installato selezionando il profilo main server. E' possibile (ma non richiesto) installare anche i profili thin-client-server e workstation insieme al profilo main server.
Con l'eccezione del controllo dei thin-clients, tutti i servizi sono inizialmente configurati sul server principale (main server). Per ragioni di performance, i thin-client-server dovrebbero essere macchine diverse dal server principale (anche se è possibile installare il server principale e i thin-client-server sulla stessa macchina). Tutti i servizi hanno un nome-DNS dedicato e viaggiano su IPV4. I nomi DNS servono per trasferire i servizi dal server principale a altre macchine semplicemente fermando il servizio sul server principale e cambiando la configurazione DNS che deve puntare alla nuova locazione del servizio (naturalmente prima dovrebbe essere installato il servizio sulla macchina scelta).
Per ragioni di sicurezza tutte le connessioni che trasmettono password sono criptate e nessuna password è inviata in solo testo.
In seguito si elenca la serie dei servizi che sono configurati di default in una rete Skolelinux con il nome DNS di ogni servizio. Tutti i file di configurazioni si riferiranno, se possibile, al servizio attraverso il nome DNS (senza il nome del dominio), così che le scuole possano cambiare dominio (se hanno un proprio dominio) o indirizzo IP facilmente.
Tabella dei servizi: | ||
Descrizione dei servizi |
Nome comune |
Nome del servizio DNS |
Centralised Logging |
rsyslog |
syslog |
Domain Name Service |
DNS (BIND) |
domain |
Configurazione automatica delle macchine della rete |
DHCP |
bootps |
Sincronizzazione dell'orologio |
NTP |
ntp |
Directory Home via Network File System |
SMB / NFS |
homes |
Electronic Post Office |
IMAP/POP3 (Dovecot) |
postoffice |
Directory Service |
OpenLDAP |
ldap |
Amministrazione degli utenti |
GOsa² |
--- |
Web Server |
Apache/PHP |
www |
Backup centrale |
sl-backup, slbackup-php |
backup |
Web Cache |
Proxy (Squid) |
webcache |
Stampa |
CUPS |
ipp |
Login remoto sicuro |
OpenSSH |
ssh |
Configurazione automatica |
Cfengine |
cfengine |
Thin Client Server |
LTSP |
ltsp |
Controllo delle macchine e dei servizi con il report degli errori, più lo stato e la storia su Web. Report degli errori attraverso email |
munin, nagios and site-summary |
munin, nagios and site-summary |
Ogni utente archivia i suoi file personali nella sua cartella home messa a disposizione dal server. Le cartelle home sono disponibili da tutte le macchine dando la possibilità di accedere agli stessi file indipendentemente dalla macchina da cui ci si collega. Il server è indipendente dal sistema operativo utilizzando NFS per i client Unix e SMB per client Windows e Macintosh.
Di default le email sono impostate solo per la posta locale (cioè all'interno della scuola), sebbene la spedizione di email attraverso internet può essere configurata se la scuola ha una connessione internet permanente. Sono configurate anche mailing list basate sul data base degli utenti: ogni classe ha una sua mailing list. I client sono predisposti per spedire la posta al server (usando smarthost), e gli utenti possono accedere alle loro email sia attraverso POP3 che IMAP.
Tutti i servizi sono accessibili usando stesso username e password in quanto il data base di autenticazione e autorizzazione è centralizzato .
Per incrementare la performance sui siti più frequentati è usato un proxy web (Squid) che archivia i file localmente. Insieme con il blocco del traffico nel router il proxy permette il controllo su Internet per macchine singole.
La configurazione dei client è fatta automaticamente con l'uso di DHCP. I client della rete sono inseriti nella rete locale 10.0.0.0/8, mentre i thin client sono connessi al loro thin-client-server con una sottorete separata 192.168.0.0/24 (questo assicura che il traffico di rete dei thin client non interferisca con il resto dei servizi di rete).
Il servizio centralizzato di logging è configurato in modo che tutte le macchine mandino i loro messaggi di syslog al server. Il servizio è predisposto in modo da accettare solamente i messaggi provenienti dalla rete locale.
Di default il server DNS è configurato per un dominio per un uso interno solamente (*.intern) e può essere settato per un dominio reale ("esterno"). Il server DNS è configurato come un server caching in modo che tutte le macchine della rete possono usarlo come dominio principale.
Allievi e insegnanti hanno la possibilità di pubblicare pagine web. Il server web dispone di meccanismi per autenticare gli utenti e limitare l'accesso a pagine e sottocartelle per determinati utenti e gruppi. Gli utenti avranno la possibilità di creare pagine dinamiche, dato che c'è la possibilità di programmare dal lato server.
Le informazioni sugli utenti e sulle macchine possono essere amministrate centralmente e tutte le macchine della rete sono accessibili automaticamente. Per rendere possibile questa funzione è configurata una directory centrale nel server. La directory archivierà le informazioni su utenti, gruppi di utenti, macchine e gruppi di macchine. Per evitare confusioni nell'utente non ci sarà differenza tra file di gruppo, mailing list e gruppi di rete. Questo implica che i gruppi di macchine dovranno essere gruppi di rete e avere lo stesso namespace dei gruppi di utenti e delle mailing list.
L'amministrazione dei servizi e degli utenti avverranno via web, seguiranno gli standard e funzioneranno bene con i browser che sono parte di Skolelinux. La delega di alcuni compiti a utenti o a gruppi di utenti saranno possibili da parte dei sistemi di amministrazione.
Per evitare alcuni problemi con NFS e rendere più semplice il debug, il tempo deve essere sincronizzato sulle diverse macchine. Per questo il server Skolelinux è configurato come server locale con il Network Time Protocol (NTP) e tutte le workstation e i client sincronizzano il loro orologio con quello del server. Il server a sua volta dovrebbe sincronizzare il suo orologio via NTP su Internet, così che l'intera rete abbia lo stesso orario.
Le stampanti sono connesse, quando conviene, direttamente alla rete principale o direttamente al server, alla workstation o al thin-client-server. L'accesso alle stampanti può essere controllato per gli utenti individuali in relazione ai gruppi ai quali appartengono e realizzato usando quota e il controllo di accesso per le stampanti.
Una rete Skolelinux può avere diversi LTSP servers (chiamati anche thin client servers), che sono installati selezionando il profilo LTSP server.
I thin client server sono configurati per ricevere il syslog dai thin clients e inoltrare questo messaggio al syslog principale.
La configurazione del thin client permette a un PC di funzionare come un terminale (X-). Questo significa che la macchina si inizializza attraverso un dischetto o direttamente dal server con una scheda-PROM (o PXE) senza usare il disco fisso locale. Viene usato per questo servizio Linux Terminal Server Project (LTSP).
I thin clients sono un modo ottimo per usare macchine deboli e obsolete in quanto tutti i programmi girano sul server LTSP. Questo funziona come segue: il servizio usa DHCP e TFTP per connettersi alla rete e si inizializza dalla rete stessa. In seguito il file system è montato via NFS dal server LTSP e finalmente X Window Server parte. Il manager display (LDM) si connette al server LTSP via SSH con X-forwarding. In questo modo tutti i dati sono criptati attraverso la rete. I client molto vecchi che vanno molto lentamente per la criptatura possono essere impostati come nelle versioni precedenti, usando una connessione diretta attraverso XDMCP.
Sono sinonimi del termine workstation diskless (senza disco) anche stateless workstations, lowfat clients o half-thick clients. Per motivi di chiarezza questo manuale usa il termine "diskless workstations".
Le workstation diskless eseguono tutto il software nel PC senza avere installato localmente alcun sistema operativo. Questo vuol dire che le macchine fanno il boot direttamente dal disco fisso dei server senza eseguire alcun software installato sul disco fisso locale.
Le workstation diskless sono un modo eccellente di utilizzare hardware più nuovo con lo stesso basso costo di manutenzione dei thin client. Il software è amministrato e mantenuto sul server senza installare nella macchina alcun software. Anche le directory home e la configurazione del sistema è archiviata sul server.
Le workstation diskless sono state introdotte nel Linux Terminal Server Project (LTSP) con la versione 5.0.
Tutte le macchine linux che sono installate con un CD o un DVD Skolelinux, saranno amministrate da un computer centrale, probabilmente il server. Sarà possibile collegarsi alle macchine con pieno accesso attraverso il servizio ssh .
Si usa cfengine per modificare i file di configurazione. Questi file sono aggiornati dal server ai client. Per cambiare la configurazione del client è sufficiente modificare la configurazione del server e automaticamente i cambiamenti saranno distribuiti.
Tutte le informazioni degli utenti sono in una directory LDAP. Le modifiche degli utenti sono fatte in questo data base e usate dai client per l'autenticazione degli utenti.
Attualmente ci sono due tipi di supporti di installazione: CD netinst e multi- arch DVD. Entrambi i tipi possono essere avviati anche da chiavetta USB.
L'obiettivo è quello di essere in grado di installare un server da un CD/DVD una volta e installare tutti gli altri clienti della rete mediante il boot da rete.
L'installazione da DVD non richiede l'accesso a Internet.
L'installazione non dovrebbe fare alcuna domanda, con l'eccezione del linguaggio desiderato (e.g. Norwegian Bokmal, Nynorsk, Sami) e del profilo della macchina (server, workstation, thin client server). Tutte le altre configurazioni saranno settate automaticamente con parametri ragionevoli da cambiare eventualmente da una postazione centrale attraverso l'amministratore di sistema dopo la prima installazione.
A ogni acconto dell'utente Skolelinux è assegnato una parte del file system sul file server. Questa parte (la home directory) contiene i file di configurazione dell'utente, i documenti, le email e le pagine web. Alcuni di questi file dovrebbero essere configurati in sola lettura per gli altri utenti del sistema, altri leggibili da tutti via internet, altri ancora non dovrebbero essere accessibili solo all'utente stesso.
Per essere sicuri che tutti i dischi usati per le directory dell'utente e
per le directory condivise abbiano un nome unico per tutti i computer
durante l'installazione, possono essere montati come
/skole/host/directory/
. All'inizio, la
directory /skole/tjener/home0/
è creata sul
file server che ha gli acconti degli utenti. Più directory possono essere
create quando è necessario, per adattarsi a gruppi particolari di utenti o
particolari esigenze di utilizzo.
Per consentire l'accesso ai file condivisi con il normale sistema di permessi UNIX, gli utenti devono essere in gruppi condivisi supplementari (come "studenti") nonché avere settato come gruppo primario il proprio gruppo personale come di default. Se gli utenti hanno una umask appropriata per creare nuovi elementi accessibili al gruppo (002 o 007) e se le directory su cui lavorano hanno un settagglio dei permessi di gruppo da assicurare che i file ereditino i permessi corretti per il gruppo, il risultato è una condivisione controllata tra i membri del gruppo.
Il setting iniziale per i nuovi file creati dipende dalla policy usata. La
umask di default di Debian è 022 (non permette come descritto sopra accesso
ai gruppi), quella di Debian Edu, invece usa 002, che significa che i file
sono creati con possibilità di lettura per tutti, con la possibilità di
rimuoverla in seguito con un'azione specifica dell'utente. La policy può
essere cambiata (modificando
/etc/pam.d/common-session
) con una umask a
007 - che significa che la possibilità di lettura è impedita, e è necessaria
un'azione dell'utente per renderla accessibile. Il primo metodo incoraggia
la condivisione della conoscenza e rende il sistema più trasparente, il
secondo metodo diminuisce il rischio della diffusione non voluta di
informazioni. Il problema con la prima soluzione è che non è esplicitato che
il materiale creato sarà accessibile a tutti gli utenti. Questo è
verificabile in seguito attraverso la visualizzazione di tutte le directory
degli utenti da cui si può vedere che tutti i file hanno accesso in
lettura. Il problema con la seconda soluzione è che sono pochi gli utenti
che sanno rendere accessibile in lettura i propri file e se questi non
contengono informazioni sensibili il loro contenuto potrebbe essere utile
per gli utenti che vogliono imparare a risolvere problemi che già altri
hanno risolto. (in genere problemi di configurazione).
Ci sono molti modi per configurare una soluzione Skolelinux. Può essere installato su un'unica macchina o su una grande rete fatta da più scuole. Per questa varietà di configurazioni c'è una grande differenza su come impostare i componenti di rete, server e macchine client.
Lo scopo dei diversi profili è spiegato nella sezione architettura della rete.
i computer su cui eseguire Debian Edu / Skolelinux devono aver processori i386 o amd64.
i thin client server devono avere due schede di rete quando si usa l'architettura di rete di default:
eth0 connessa alla rete principale (10.0.0.0/8)
eth1 è usata peri thin-clients (192.168.0.0/24) .
Occorrono 2 GB RAM per 30 client e 4 GB RAM per 50-60 client.
lo spazio disco necessario dipende dal profilo usato, ma un disco maggiore di 15 GiB sarà sufficiente per l'installazione di una workstation o per una installazione standalone, 20 GiB per un thin-client server e almeno 30 GiB sul sever principale. Come al solito, per il main-server, "più grande è meglio".
per i thin clients possono essere operativi con 64 MiB RAM e con un processore a 133 MH. sebbene 128 MB e processori più veloci sono raccomandati.
Per eseguire Iceweasel/Firefox e OpenOffice.org, si raccomandono almeno 128 MiB RAM come minimo.
Per le diskless workstation e per i PC standalone sono richiesti come minimo 800 MHz e 256 MiB RAM , sebbene con 512 o 1024 MiB di RAM funzioneranno meglio, proprio come una CPU più veloce permetterebbe di accellerare le cose.
La memoria di swap è caricata automaticamente dalla rete: la sua grandezza è di 32 Mib, se ce ne vuole di più si può editare il file /etc/ltsp/nbdswapd.conf su tjener e configurare la variabile SIZE. Si consiglia di accordare la grandezza della swap sia sul pc locale, sia sul server.
Se le diskless workstation hanno hardisk, è raccomandato usarli per la memoria di swap in quanto più veloce dello swapping di rete.
Sulle workstation con poca memoria il correttore ortografico di OpenOffice.org funziona male se la swap è troppo piccola. In questo caso l'amministratore deve disattivare il correttore ortografico in OpenOffice.org o gli studenti perderanno il loro lavoro. L'attivazione di almeno 512 MiB di swap su 256 MiB RAM nelle workstation risolverà questo problema, facendo funzionare il correttore ortografico senza intoppi.
I computer portatili richiedono gli stessi requisiti delle workstation dal momento che sono workstation mobili.
Un elenco di hardware testato è fornito da http://wiki.debian.org/DebianEdu/Hardware/ . Questa lista non è
ancora completa
http://wiki.debian.org/InstallingDebianOn è uno sforzo per documentare come installare, configurare e usare Debian su hardware specifico. Quindi i potenziali acquirenti dovrebbero conoscere se quell'hardware è supportato e come avere il meglio dal proprio hardware.
Un buon database sull'hardware supportato da Debian è online su http://kmuto.jp/debian/hcl/.
Quando si usa l'architettura di rete di dafault, si applicano queste regole:
Occorre avere un solo server principale, tjener
Si possono avere fino a 50 (diskless) workstation sulla rete principale
Si possono avere fino a 20 server LTSP sulla rete principale
Si possono avere centinaia di thin clients e/o diskless workstations su ogni rete del server LTSP
Si possono avere centinaia di altre macchine che hanno un indirizzo IP dinamico assegnato
Per avere accesso a internet c'è bisogno di un router/gateway (vedi sotto)
Per connettersi a internet sono necessari, un router/gateway, connesso a internet su un'interfaccia esterna e con l'indirizzo IP 10.0.0.1 con netmask 255.0.0.0 sull'interfaccia interna.
Il router non dovrebbe essere un server DHCP, anche se è possibile che sia un server DNS, anche se questo non è necessario e non sarà utilizzato
Se si sta cercando una soluzione basata per riusare un vecchio PC, si raccomanda IPCop o floppyfw.
Se si ha bisogno di qualcosa per un router embedded o un access point si raccomanda di usare OpenWRT, anche se naturalmente si può usare il firmware originale. Usare il firmware originale è più facile, ma OpenWRT dà la possibilità di maggiori opzioni e controlli. Verifica sulle pagine web di OpenWRT per una lista di hardware supportati.
E' possibile usare una diversa configurazione di rete, seguendo questa procedura documentata. Se non siamo costretti a configurare una rete esistente, conviene attenersi alla architettura di rete di default.
Si raccomanda di leggere o almeno dare uno sguardo alle release notes per
Debian Squeeze prima di cominciare a installare un sistema
funzionante. Prova Debian Edu/Skolelinux, dovrebbe funzionare.
Assicurarsi di leggere il capitolo getting
started di questo manuale, che spiega come autenticarsi la prima
volta.
Altre informazioni su Debian Squeeze sono disponibili nel suo installation manual.
L'immagine multiarchitettura del dvd ISO è grande 4.4 GiB epuò essere usato sia per l'installazione di macchine amd64 e i386. Per fare il download via FTP, HTTP o rsync:
rsync
ftp.skolelinux.org::skolelinux-cd/debian-edu-6.0.7+r1-DVD.iso
debian-edu-6.0.7+r1-DVD.iso
Il CD netinstall, che può essere usato per l'installazione i386 e amd64 è disponibile a
rsync
ftp.skolelinux.org::skolelinux-cd/debian-edu-6.0.7+r1-CD.iso
debian-edu-6.0.7+r1-CD.iso
I sorgenti sono disponibili via
debian-edu-6.0.7+r1-source-DVD.iso
debian-edu-6.0.7+r1-source-DVD.iso
rsync
ftp.skolelinux.org::skolelinux-cd/debian-edu-6.0.7+r1-source-DVD.iso
debian-edu-6.0.7+r1-source-DVD.iso
Per tutti quelli che non hanno una connessione veloce internet, possiamo
inviare un CD o un DVD al costo del CD o DVD. Occorre mandare un email a
cd@skolelinux.no e informeremo
sul dettaglio dei pagamenti (per l'invio dei media) Ricorda di mettere l'indirizzo dove vuoi che sia spedito il CD o il DVD
nella email.
Quando si fa un'installazione Debian Edu occorre scegliere poche opzioni. Non temere non sono molte. Abbiamo dedicato molte energie per nascondere la complessità di Debian durante e dopo l'installazione. Anche se, Debian Edu è una Debian, e se si vuole si può scegliere tra più di 15.000 pacchetti e un billione di ozioni di configurazioni. Per la maggioranza degli utenti, però le opzioni di default dovrebbero andar bene.
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Install è il modo di default per la modalità testo per i386 e amd64. 64 bit install installa amd64 in modo testo. Selezionare Graphical install per usare l'installer GTK dove si può usare il mouse. Selezionare 64 bit graphical install per usare l'installer GTK per amd64 dove si può usare il mouse. Advanced options > porta a un sotto menu con maggiori opzioni da scegliere Help dà alcuni suggerimenti sull'utilizzo dell'installer |
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Back.. riporta al menu principale. Expert install dà accesso a tutte le domande in modalità testo. Rescue mode permette di attivare un disco di ripristino per le attività di emergenza. Automated install ha bisogno di un file di preconfigurazione. 64 bit expert install dà accesso alle domande disponibili in modo testo su amd64. 64 bit rescue mode permette di attivare un disco di ripristino per le attività di emergenza su amd64. 64 bit automated install ha bisogno di un file di preconfigurazione. |
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Graphical expert install dà la possibilità di avere tutte le domande disponibili in modalità grafica. Graphical rescue mode permette di attivare un disco di ripristino per le attività di emergenza with in un ambiente grafico GTK. Graphical automated install ha bisogno di un file di preconfigurazione. 64 bit graphical expert install per avere tutte le domande disponibili in modo grafico per amd64. 64 bit graphical rescue mode permette di attivare un disco di ripristino per le attività di emergenza with in un ambiente grafico GTK su amd64. 64 bit graphical automated install ha bisogno di un file di preconfigurazione. |
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Questo schermo di Help si spiega da sé e con i tasti <F> sulla tastiera permette di ottenere una guida più dettagliata sugli argomenti descritti. |
Le opzioni di boot i386/amd64 possono essere modificate premendo il tasto tab nel menu di boot.
L'installazione di default del DVD usa amd64-installgui su macchine x86 64-bit, e installgui su macchine x86 32-bit.
Se si vuole installare in modo testo l'architettura amd64 con il DVD
multiarchitettura occorre scrivere
amd64-install
.
Si può scegliere anche la versione grafica per amd64 con
amd64-expertgui
.
Se si vuole avviare i386 con il DVD multiarchitettura su una macchina amd64
occorre selezionare manualmente install
(modo testo) o expertgui
(modo grafico).
Si può utilizzare un servizio HTTP proxy esistente sulla rete per
velocizzare l'installazione del profilo del server principale dal
CD. Aggiungere
mirror/http/proxy=http://10.0.2.2:3128/
come parametro addizionale di boot.
Se si è già installato il profilo del server principale su una macchina, ulteriori installazioni dovrebbero essere fatti via PXE, in quanto questi utilizzeranno automaticamente il proxy del server principale.
Per installare il desktop GNOME al posto
del desktop KDE, inserire
desktop=gnome
ai parametri del boot del
kernel. Questa opzione è disponibile solo quando si installa dal CD, non
quando si installa da DVD.
Per installare il desktop LXDE, inserire
desktop=lxde
ai parametri di boot del
kernel. Questa opzione è disponibile solo quando si installa dal CD, non
quando si installa da DVD.
Ricorda i requisiti di sistema e assicurarsi di avere almeno due schede di rete (NICs) se si pianifica di installare un server thin client.
Scegliere una lingua (per l'installazione e installare il sistema)
Scegliere un posto che normalmente dovrebbe essere il luogo in cui si vive.
Mappare la tastiera (in genere la tastiera di default va bene)
Scegliere il orifilo dal seguente elenco:
Main-Server
Questo è il server principale (tjener) per la scuola e mette a disposizione tutti i servizi preconfigurati out of the box. Si deve solo installare un solo server principale per ogni scuola! Questo profilo non include un'interfaccia grafica. Se si vuole un'interfaccia grafica sezionare in aggiunta al profilo, anche il profilo Workstation o Thin-Client-Server.
Workstation
Il computer si avvia dal suo hard disk locale, e esegue tutto il software e le periferiche installate localmente, ma il login dell'utente è autenticato attraverso il server principale dove sono archiviati i file e il desktop dell'utente.
Roaming workstation
Lo stesso della workstation, ma capace di autenticare l'utente attraverso le credenziali cached, questo significa che si può usare fuori dalla rete della scuola. I file degli utenti e i loro profili sono archiviati nel disco della macchina. I notebook e i laptop dovrebbero selezionare questo profilo e non il profilo 'Workstation' o 'Standalone' come suggerito nelle precedenti release.
Thin-Client-Server
I server thin client (e diskless workstation) sono chiamati anche server LTSP. I client che non hanno disco si avviano e eseguono il software attraverso questo server. Questo computer ha bisogno di due schede di rete, molta memoria e sarebbe ideale se ci fosse più di un processore. Consulta il capitolo sui client di rete per maggiori informazioni. Scegliendo questo profilo si carica anche il profilo workstation (anche se non è selezionato), un thin client server può sempre essere usato come una workstation.
Standalone
Un computer normale che può funzionare senza un server di principale (cioè non occorre essere nella rete). Include i laptop.
Minimal
Questo profilo installerà i pacchetti di base e la macchina sarà configurata per essere integrata in una rete Debian Edu, ma senza servizi e applicazioni. E' utile come piattaforma per singoli servizi trasferiti manualmente dal server principale.
I profili Main Server, Workstation e Thin Client Server sono preselezionati. Questi profili possono essere installati insieme su una macchina se si vuole avere un cosidetto server principale combinato. Questo vuol dire che il server principale sarà anche un server thin client e potrà essere usato come a workstation. Questa è la scelta di default, dal momento che si pensa che la maggioranza delle persone, in seguito, installerà via PXE. Si prega di notare che occorre installare 2 schede di rete nella macchina che funzionerà da server combinato o come server thin client, che saranno utili dopo l'installazione.
Rispondere "yes" o "no" per il partizionamento automatico. Occorre essere consapevoli del fatto che si risponde "yes" vengono distrutti tutti i dati sui dischi! Se si risponde "no" questo richiederà più lavoro e essere sicuri di creare partizioni grandi abbastanza.
Per favore scegliere "yes" per mandare informazioni a http://popcon.skolelinux.org/ e permetterci di sapere quali
pacchetti sono popolari tenendone conto nelle release future. Questo non è
obbligatorio, ma un modo semplice per aiutarci.
Aspetta, se il server thin client è tra i profili selezionati, l'installazione durerà abbastanza, "Finire l'installazione - Eseguendo debian-edu-profile-udeb..."
Be happy
Molto probabilmente si vuole utilizzare il profilo 'Roaming workstation' (vedi sopra). Occorre essere consapevoli che tutti i dati sono memorizzati in locale (attenzione maggiore nel backup) e le credenziali di accesso vengono memorizzate nella cache (la 'vecchia' password può essere necessaria per eseguire il login se non si è collegato il portatile alla rete e connessi con la nuova password).
Se si installa da un DVD
/etc/apt/sources.list
conterrà come
sorgente solo il DVD. Se si ha un collegamento Internet si raccomanda di
aggiungere le seguenti linee al file in modo da avere disponibili gli
aggiornamenti d sicurezza che possono essere installati:
deb http://ftp.debian.org/debian/ squeeze main deb http://security.debian.org/ squeeze/updates main deb http://ftp.skolelinux.org/skolelinux squeeze local
Il DVD installa solo il desktop KDE. Se si desidera installarealtri desktop, utilizzare l'immagine netinst o l'installazione PXE.
L'installazione netinst (che è l'installazione prevista da CD) prenderà alcuni pacchetti dal CD e il resto dalla rete. Il totale dei pacchetti da prendere dalla rete cambia in base al profilo scelto:
FIXME Check these numbers for Squeeze. They are 2012-01-22 for Lenny.
Main server: 8 di 115 MiB da scaricare.
Main server e Thin client server: 618 di 1082 MiB da scaricare.
Main server e Workstation: 618 of 1081 MiB da scaricare.
Thin client server: 618 di 1052 MiB da scaricare.
Workstation: 618 di 1051 MiB da scaricare.
Standalone: 618 di 1020 MiB da scaricare.
Minimal: 12 of 83 MiB da scaricare.
Quando si usa un chiavetta USB per aggiungere firmware mancanti durante l'installazione, con alcuni RAID-controllers GRUB si installa sulla penna USB. Così al reboot dopo l'installazione GRUB dà un errore. Un modo per aggirare questo problema è di rimuovere la penna USB dopo aver caricato il firmware e preferibilmente prima di iniziare il partizionamento.
Maggiori informazioni sono disponibili in Debian-Edu bug #1395 e Debian bug 516280.
Prima di tutto, questo profilo ha un nome che può confondere, per ragioni storiche: il profilo installa effettivamente un ambiente server LTSP per thin-client e workstation. Debian bug 588510 è stato inserito per trovare per il nome del profilo un termine più adatto.
Fornendo al kernel il parametro
edu-skip-ltsp-make-client
è possibile saltare il passo che
converte il chroot LTSP da thin-client a un chroot combinato workstation
thin-client/diskless.
Questo è utile in certe situazioni, ad esempio, se si vuole un chroot puro per i thin client o se vi è già un chroot diskless su un altro server, che può essere rsynced. Per queste situazioni saltare questo passo farà ridurre i tempi di installazione considerevolmente.
Anche se è necessario più tempo per l'installazione si consiglia di creare sempre un chroot combinato come da impostazione predefinita.
Dal rilascio di Squeeze è possibile copiare direttamente l'immagine
.iso
su una penna USB e avviare da
questa. Basta eseguire un comando come questo e scegliere il nome del file e
del drive:
sudo dd if=debian-edu-amd64-i386-XXX.iso of=/dev/sdX
bs=1024
A seconda dell'immagine scelta, la penna USB si comporterà esattamente come un CD o DVD.
Per questo metodo di installazione è necessario avere un server
principale. Quando i clienti fanno il boot dalla rete principale, un menu
PXE con installer e selezione di boot viene visualizzato. Se l'installazione
PXE fallisce con un messaggio di errore che indica che un file XXX.bin è
mancante, allora molto probabilmente la scheda di rete del client richiede
un firmware nonfree. In questo caso deve essere modificato initrd
dell'installazione. Questo può essere fatto con il comando:
/usr/share/debian-edu-config/tools/pxe-addfirmware
sul server.
Così appare il menu PXE solo con il profilo Main-Server:
Così appare il menu PXE con i profili Main-Server e Thin-Client-Server:
Questa configurazione permette anche di avviare diskless workstation e thin client sulla rete principale. Le diskless workstation devono essere aggiunte con GOsa² come normalmente si fa con le workstation o i thin client server.
Maggiori informazioni sui client della rete possono essere trovati nella sezione Network clients HowTo.
L'installazione PXE utilizza un file debian-installer preseed. Questo file può essere modificato per installare più pacchetti.
Bisogna aggiungere una linea come la seguente a
tjener:/etc/debian-edu/www/debian-edu-install.dat
d-i pkgsel/include string my-extra-package(s)
L'installazione PXE usa i file
/var/lib/tftpboot/debian-edu/install.cfg
e
il file preconfigurato in
/etc/debian-edu/www/debian-edu-install.dat
.
Questi file possono essere cambiati per adattare il preseeding usato durante
l'installazione, per esempio per avere più domande quando si installa nella
rete. Un'altra possibilità per ottenere la stessa cosa è inserire extra
settings in /etc/debian-edu/pxeinstall.conf
e
/etc/debian-edu/www/debian-edu-install.dat.local
e eseguire /usr/sbin/debian-edu-pxeinstall
per aggiornare i file generati.
Altre informazioni si possono trovare nel manual of the Debian Installer.
Per disabilitare o cambiare le impostazioni del proxy quando si installa via
PXE, le linee contenenti mirror/http/proxy
,
mirror/ftp/proxy
e
preseed/early_command
in
tjener:/etc/debian-edu/www/debian-edu-install.dat
devono essere cambiate. Per disabilitare l'uso del proxy quando si
installa, mettere '#' davanti alla prima delle due linee, e rimuovere
"export
xhttp_proxy="http://webcache:3128";
" nella seconda.
Alcune configurazioni non possono essere preselezionate in quanto sono
necessarie prima che il file di installazione sia caricato. Queste sono
configurate nei parametri di pxelinux disponibili in
/var/lib/tftproot/debian-edu/install.cfg
.
La lingua il layout di tastiera e il desktop sono esempi di queste
impostazioni.
Creare una versione personalizzata del CD o del DVD è possibile abbastanza facilmente, usando debian installer, che ha un progetto modulare e altre interessanti caratteristiche. Preseeding permette di definire le risposte alle domande normalmente richieste.
Quello che è necessario fare è creare un file di preseeding con le risposte personalizzate (tutto questo è descritto nell'appendice del manuale del debian installer) e rimasterizzare il CD/DVD.
La modalità di testo e l'installazione grafica sono identici, solo l'aspetto è diverso, la modalità grafica permette l'uso del mouse. Naturalmente la modalità grafica appare più amichevole e bella. A meno che non si abbiano problemi con l'hardware, non vi è alcun motivo per non usare la modalità grafica.
Qui sotto ci sono più schermate sulla installazione grafica Main-Server + Workstation + Thin Client Server e come questa appare al primo boot del server tjener, a PXE boot on the workstation network and on the thinclient network:
Durante l'installazione del server principale un primo account è stato
creato creato. Nel testo seguente questo account sarà denominato "first
user". Il first user può usare sudo
per
diventare root.
Dopo l'installazione, le prime cose che si devono fare come primo utente sono:
Collegarsi al server - con l'account root non ci si può collegare graficamente.
Aggiungere utenti con GOsa²
Aggiungere workstation con GOsa²
Come aggiungere utenti e workstation è descritto sotto, occorre leggere questo capitolo completamente. Il capitolo descrive come fare i passi essenziali correttamente così come altri accorgimenti che probabilmente tutti dovrebbero prendere in considerazione.
La sezione HowTo descrive altri accorgimenti e trucchi e alcune risposte alle domande frequenti.
GOsa² è uno strumento di amministrazione basato su un'interfaccia web che aiuterà ad amministrare alcune parti importanti della configurazione di Debian Edu. Con GOsa² si possono amministrare (aggiungere, modificare, cancellare) questi gruppi principali:
Amministrazione degli utenti
Amministrazione dei gruppi
Amministrazione dei Netgroup NIS
Amministrazione delle macchine
Amministrazione DNS
Amministrazione DHCP
Per accedere a GOsa² occorre avere un server principale Skolelinux e un (client) con un browser web installato che può essere il server principale stesso se è stato installato come server combinato (main server + thin client server + workstation). Se tutto questo non è disponibile, vedere: Installare un ambiente grafico sul server principale per usare GOsa².
Da un browser web indicare questa URL https://www/gosa per l'accesso a GOsa², collegandosi come primo utente.
In caso si usi una macchina nuova per Debian Edu Squeeze, il certificato sarà riconosciuto dal browser.
Negli altri casi si riceverà un messaggio di errore per il certificato SSL. Se si sa che siamo soli nella rete basta dire al browser di accettarlo e ignorare il messaggio.
Per maggiori informazioni su GOsa² dare un'occhiata a: https://oss.gonicus.de/labs/gosa/wiki/documentation
Dopo che ci si è collegati a GOsa² si vedrà un'anteprima della pagina di GOsa².
Successivamente, è possibile scegliere un'azione nel menu o fare clic su una delle icone della pagina iniziale. Per la navigazione, si consiglia di utilizzare il menu a sinistra dello schermo, in quanto questo rimarrà visibile su tutte le pagine di amministrazione di GOsa².
In Debian Edu le informazioni sugli account e i gruppi sono archiviate in una directory LDAP . Questi dati non sono usati solo dal server principale, ma anche dalle (diskless) workstation, dai thinclient server e dalla macchine Windows nella rete. Con l'account Ldap le informazioni sugli studenti, allievi, insegnanti, etc. devono essere inserite una sola volta. Dopo aver fornito le informazioni in LDAP, le stesse saranno disponibili su tutti i sistemi della rete Skolelinux.
Gosa² è uno strumento di amministrazione che usa LDAP per memorizzare le informazioni. Gosa² (tramite LDAP) fornisce un albero come la struttura di un dipartimento. Per ogni "dipartimento" è possibile aggiungere account utenti, gruppi, sistemi, gruppi di rete, ecc. A seconda della struttura della vostra istituzione, è possibile utilizzare la struttura del dipartimento in Gosa²/LDAP per trasferire la struttura organizzativa della scuola in un albero dati LDAP del server principale di Debian Edu.
Una installazione di default del server Debian Edu principale offre attualmente due "dipartimenti": Insegnanti e Studenti, oltre il livello base dell'albero LDAP. Gli account degli studenti sono destinati ad essere aggiunti al dipartimento "Studenti", gli insegnanti al dipartimento "Insegnanti", i sistemi (server, Skolelinux postazioni di lavoro, macchine Windows, ecc) sono attualmente aggiunti al livello di base. Questa struttura può essere personalizzata in base alle proprie esigenze.
A seconda dell'azione su cui si desidera lavorare (gestire utenti, gestire gruppi, gestire sistemi, ecc) Gosa² presenta una schermata diversa per il dipartimento selezionato (o per il livello di base).
Per prima cosa si clicca su »Users« nel menu di navigazione a sinistra. La parte destra della lo schermo cambia e si vede una tabella con le cartelle dei dipartimenti "Studenti" e "Insegnanti" e l'account di Super-Administrator di Gosa². Sopra questa tabella c'è un campo chiamato Base che permette di navigare attraverso la struttura ad albero (occorre spostare il mouse su quella zona e appare un menu a discesa) e selezionare una cartella di base per le operazioni che si intendono fare (ad esempio aggiungere un nuovo utente).
Accanto alla navigazione ad albero c'è il menu »Actions«. Spostare il mouse su questa voce e un sottomenu appare sullo schermo, scegliere "Create" qui, e poi "User". Ci sarà una procedura guidata che aiuterà nella creazione dell'utente.
La cosa più importante da fare è inserire nel template (nuovotudente o nuovoinsegnante) il nome completo dell'utente (vedi la figura).
Seguendo la procedura guidata si vedrà, che GOsa² genererà un nome utente automaticamente in base al nome reale. GOsa² sceglie automaticamente un nome utente che ancora non esiste, così più utenti con lo stesso nome avranno un nome utente diverso. Si noti che Gosa ² può generare nomi utente non validi se il nome completocontiene caratteri non ASCII.
Se si vuol cambiare il nome utente generato è possibile selezionare un altro
nome utente tra quelli proposti nella casella a discesa, ma non si è liberi
di generarlo nella procedura guidata (la generazione dell'ID utente può
essere personalizzata in /etc/gosa/ gosa.conf
cambiando le entrate di default
idGenerator="{%givenName[3-6]}{%sn[3-6]}"
a
idGenerator="{%givenName[1]}{%sn[22]}{id!2}"
dovrebbe generare l'username pmuster
per
l'utente "Peter Muster" e pmuster01
per un
altro utente con lo stesso nome. La lunghezza massima per l'username in
questo caso dovrebbe essere 25; vedere man 5
gosa.conf
per i dettagli.) Fare il backup di gosa.conf
prima di modificarlo!)
Quando la procedura guidata è terminata, si presenta nello schermo GOsa² l'oggetto nuovo utente. Utilizzare le schede in alto, per verificare i campi compilati.
Dopo aver creato l'utente (per ora non è necessario personalizzare i campi che la procedura guidata ha lasciato vuoti), fare clic sul pulsante "Ok" in basso a destra.
Come ultimo passo GOsa² chiederà una password per il nuovo utente. Digita la password due volte, quindi fare clic su "Set password" in basso a destra.
Se tutto è andato bene, ora è possibile vedere il nuovo utente nella tabella degli utenti. Ora si dovrebbe essere in grado di accedere con quel nome utente su qualsiasi macchina Skolelinux all'interno della rete.
Attenzione: Se Squeeze/r0 è stato utilizzato per installare il server principale, tutte le password degli utenti tranne quella del primo utente scadranno in soli 2 giorni. Per risolvere questo problema, si prega di eseguire il seguente script in un terminale. Questo script è incluso in r1.
#!/bin/bash # # /usr/share/debian-edu-config/tools/password-fix-squeeze-r0 # # Fix password expiring after 2 days (#664596) incorrectly introduced # in Debian Edu Squeeze up to r0; for new users the password will # never expire. For existing users this will be the case after they've # changed their password. Give old users the chance to change the # password, exclude not affected accounts: templates and first user. # for i in $(getent passwd | grep home0 | egrep -v 'newteacher|newstudent|:1000:1000:' | cut -d: -f1) ; do kadmin.local -q "modprinc -pwexpire 7000days $i" done kadmin.local -q "modpol -maxlife 0secs users"
Per modificare o cancellare un utente si usa GOsa² per trovare l'utente nel
sistema. In alto a sinistra dello schermo, si trova il box "Filter", uno
strumento di ricerca fornito da GOsa². Se non si conosce esattamente dove si
trova l'account nell'albero, occorre cambiare il livello di base dell'albero
di Gosa²/LDAP e cercare con l'opzione segnata: "[x] Cerca in subtrees".
Quando si usa il box "Filter", i risultati appariranno immediatamente nella metà del testo nell'elenco della tabella. Ogni linea rappresenta un account utente e la maggior parte degli elementi a destra di ogni riga sono piccole icone che forniscono le azioni necessarie: modifica, blocca, configura password, ripristina snapshot (grigio se nessun snapshot è stato attivato prima), attiva snapshot e cancella.
Una nuova pagina mostrerà dove modificare le informazioni dell'utente come cambiare la password dell'utente o modificare la lista dei gruppi ai quali è collegato.
Gli studenti possono cambiare la propria password accedendo a GOsa² con i loro nomi utente. La versione di GOsa² per uno studente che vi accede è davvero minimale permettendo solo l'accesso ai propri dati di account e alla possibilità di cambiare la password.
Gli insegnanti hanno privilegi speciali inGOsa². Essi hanno una vista privilegiata di GOsa² e possono cambiare lapassword per tutti gli studenti. Questo può essere molto utile in classe.
Per configurare una nuova password per l'utente
cercare l'utente che si vuole modificare, come spiegato sopra
cliccare sul simbolo della chiave alla fine della linea del nome utente
nella pagina che si presenta è possibile impostare una nuova password da voi scelta
Attenzione alla sicurezza per le password facili da indovinare!
E' possibile creare una grande quantità di utenti con GOsa² utilizzando un
file CSV, che può essere creato con un buon foglio di calcolo (per esempio
oocalc
). Occorre dare almeno le entrate per
i seguenti campi: uid, cognome (sn) e nome (givenName). Assicurarsi che non
ci siano entrate duplicate nel campo uid. Occorre controllare anche di non
duplicare uid esistenti in LDAP (questi possono essere ottenuti eseguendo
getent passwd | grep tjener/home | cut -d":"
-f1
da terminale).
Qui ci sono le indicazioni su come creare un file CSV (GOsa² è abbastanza intollerante con questi file):
Usare "," come separatore di campo
non usare le virgolette
il file CSV non deve contenere una riga di intestazione (che in genere contiene i nomi delle colonne)
L'ordine dei campi non è rilevante, questo può essere definito in Gosa² durante l'importazione di massa
Le operazioni per l'importazione di massa sono:
clic sul collegamento "LDAP Manager" nel menu di navigazione sulla sinistra
clic sulla scheda "Import" sulla destra dello schermo
navigare sul disco locale e selezionare il file CSV con l'elenco degli utenti da importare
scegliere uno dei modelli disponibili per gli utenti che deve essere applicato durante l'importazione di massa (NewTeacher, NewStudent)
fare clic sul pulsante "import" nell'angolo in basso a destra
E' una buona idea fare qualche test prima, meglio con un file CSV che contiene pochi utenti fittizi che potranno essere cancellati più tardi.
La gestione dei gruppi è molto simile a quella degli utenti.
È possibile inserire un nome e una descrizione per ogni gruppo. Assicurarsi di scegliereil giusto livello nella struttura LDAP quando si crea un nuovo gruppo.
Per impostazione predefinita, il gruppo Samba non viene creato. Se avete dimenticato di selezionare l'opzione gruppo Samba durante la creazione del gruppo, è possibile modificare il gruppo in seguito.
Se si aggiungono utenti a un gruppo appena creato si torna alla lista degli utenti, dove si può utilizzare la casella di filtro per trovare utenti. Controllare anche il livello dell'albero LDAP.
I gruppi inseriti attraverso lwat sono gruppi regolari unix, in modo da usare questo strumento anche per i permessi dei file.
# List existing group mapping between UNIX and Windows groups. net groupmap list # Add your new or otherwise missing groups: net groupmap add unixgroup=NEW_GROUP type=domain ntgroup="NEW_GROUP"\ comment="DESCRIPTION OF NEW GROUP"
Questo è spiegato in maggiore dettaglio nella sezione di questo manuale HowTo/NetworkClients.
Con l'amministrazione delle macchine si controllano tutti gli apparati della rete Debian Edu. Ogni macchina aggiunta alla directory LDAP con GOsa² ha un nome, un indirizzo IP, un indirizzo MAC e un nome di dominio (che in genere è "intern"). Per una descrizione più completa dell'architettura di Debian Edu consulta la sezione architettura di questo manuale.
Per aggiungere una macchina, usare il menu principale di GOsa², systems, add. (Scegliere netdevice, non server che vi lascerà con un oggetto di sistema che non può essere cancellato con GOsa². è possibile utilizzare un indirizzo IP/nome_host dallo spazio di indirizzamento preconfigurato 10.0.0.0/8. Attualmente ci sono solo due indirizzi predefiniti fissi: 10.0.2.2 (tjener) e 10.0.0.1 (gateway). Gli indirizzi da 10.0.16.20 a 10.0.31.254 (circa 10.0.16.0/20 o 4000 host) sono riservati al DHCP e assegnati dinamicamente.
Per assegnare a un host con il MAC-address 52:54:00:12:34:10 un indirizzo
statico in GOsa² occorre inserire il MAC address, il nome dell'host e l'IP;
in alternativa è possibile cliccare sul pulsante Propose
ip
che mostrerà il primo indirizzo fisso libero in
10.0.0.0/8, molto probabilmente qualcosa di simile a 10.0.0.1 Se si
aggiunge la prima macchina in questo modo, può essere meglio pensare prima a
un intervallo adatto per la rete.
Se le macchine sono avviate come thin client/diskless workstations o sono
state installate usando uno dei profili di rete, lo script
sitesummary2ldapdhcp
può essere usato per
aggiungere automaticamente macchine a GOsa². Si prega di notare che gli
indirizzi IP dopo l'uso di
sitesummary2ldapdhcp
appartengono
all'intervallo dinamico degli IP. Questii sistemi possono poi essere
modificati sulla base della vostra rete. Alcuni screenshots mostrano come
questo può essere fatto.
root@tjener:~# sitesummary2ldapdhcp -a info: Create GOSa machine for auto-mac-00-02-b3-20-e4-aa [10.0.16.25] id ether-00:02:b3:20:e4:aa. info: Updating machine tjener.interm [10.0.2.2] id ether-00:04:76:d3:28:b7. info: Create GOSa machine for auto-mac-00-0d-59-99-d6-98 [10.0.16.26] id ether-00:0d:59:99:d6:98. Enter password if you want to activate these changes, and ^c to abort. Connecting to LDAP as cn=admin,ou=ldap-access,dc=skole,dc=skolelinux,dc=no enter password: █
Un cronjob di aggiornamento del DNS viene eseguito ogni ora;
su -c ldap2bind
può essere utilizzato per
attivare manualmente l'aggiornamento.
Cercare e cancellare le macchine è simile a cercare e cancellare utenti e la procedura qui, non viene ripetuta.
Dopo aver aggiunto una macchina all'albero LDAP usando GOsa², si può modificarne le proprietà usando la funzione search e cliccando sulla macchina desiderata (come per gli utenti).
Il formato di queste voci di sistema è simile a quello che già si conosce per modificare le voci degli utenti, ma i campi significano cose diverse in questo contesto.
Per esempio, quando si aggiunge una macchina a un
NetGroup
non si modificano i permessi di
quella macchina o quelli degli utenti che si collegano da quella macchina
sui file o programmi che sono disponibilisul server. Ma limita i servizi
che una macchina può usare sul server principale.
La installazione di default mette a disposizione
NetGroups
cups-queue-autoflush-hosts
cups-queue-autoreenable-hosts
fsautoresize-hosts
ltsp-server-hosts
netblock-hosts
printer-hosts
server-hosts
shutdown-at-night-hosts
winstation-hosts
workstation-hosts
Al momento la funzionalità NetGroup
è usata
per
NFS.
Le directory home sono esportate dal server principale e sono montate dalle
workstation e dai server-ltsp. Per ragioni di sicurezza solo macchine che
appartengono ai NetGroups
workstation-hosts, ltsp-server-hosts e server-hosts possono montare le
condivisioni esportate NFS. Così è molto importante ricordarsi di ben
configurare questa tipologia di macchine nell'albero LDAP attraverso GOsa² e
configurarle usando un indirizzo statico da LDAP. Ricordarsi di configurare con attenzione le workstation e i server ltsp con
GOsa² o gli utenti non potranno accedere alle loro home directory.
fs-autoresize
le macchine debian edu che appartengono a questo gruppo automaticamente adatteranno le partizioni LVM che sono diventate insufficienti
shutdown at night
Le macchine Debian Edu in questo gruppo si spengeranno automaticamente la notte per risparmiare energia.
CUPS (cups-queue-autoflush-hosts e cups-queue-autoreenable-hosts)
Le macchine Debian Edu in questo gruppo elimineranno le code di stampa ogni notte e riattiveranno ogni coda di stampa disabilitata ogni ora.
netblock-hosts
Alle macchine Debian Edu di questo gruppo sarà consentita solo per la connessione alla rete locale. In combinazione con le restrizioni proxy web potrebbero essere utilizzate durante gli esami.
Un'altra importante parte della configurazione delle macchine è la casella 'Samba host' (nella sezione 'Host information'). Se si progetta di aggiungere macchine Windows al dominio Samba di Skolelinux, occorre aggiungere l'host Windows all'albero LDAP e settare questa casella per permettere alla macchina di collegarsi al dominio. Per maggiori informazioni su come aggiungere macchine Windows alla rete Skolelinux vedere la sezione HowTo/NetworkClients di questo manuale.
Per l'amministrazione delle stampanti si può puntare con il browser web a https://www:631 Questo è l'indirizzo di CUPS dove si possono aggiungere/cancellare/modficare stampanti e pulire le code di stampa. Per fare cambiamenti occorre loggarsi come root, con il protocollo che usa la criptazione SSL.
La configurazione di default in Debian Edu è di avere gli orologi in tutte le macchine sincronizzati, ma non necessariamente con l'orario corretto. Il servizio NTP è usato per aggiornare il tempo. Gli orologi saranno sincronizzati con una sorgente esterna di default. Questo può lasciare aperta una connessione esterna Internet se è creata quando usata.
Se si usa dialup o ISDN e si paga a minuto, si può cambiare l'impostazione
predefinita.
Per disabilitare la sincronizzazione con un orologio esterno occorre
modificare il file /etc/ntp.conf nel server principale, in tutti i client e
nella chroot di LTSP. Aggiungere un commento ("#") di fronte alle linee con
server
. In seguito il server NTP deve
essere eseguito con /etc/init.d/ntp restart
come root. Per controllare se il server sta usando un
orologio esterno eseguire ntpq -c lpeer
.
A causa di un possibile bug nel partizionamento automatico, alcune
partizioni possono risultare piene dopo l'installazione. Per aumentare le
partizioni piene eseguire come root debian-edu-fsautoresize
-n
. Per maggiori informazioni vedere "Resize Partitions"
HowTo in nella sezione
howto di amministrazione.
Questa sezione spiega come usare aptitude
upgrade
.
L'uso di aptitude
è molto semplice. Per
aggiornare il sistema occorre eseguire due comandi da terminale come root:
aptitude update
(aggiorna l'elenco dei
pacchetti disponibili) e aptitude upgrade
(aggiorna i pacchetti che hanno un aggiornamento disponibile).
Una buona idea è anche installare cron-apt
e apt-listchanges
e configurarli mandando
una mail all'indirizzo che stai leggendo.
cron-apt
notificherà una volta al giorno
via email, quali pacchetti sono disponibili per l'aggiornamento. Questo
programma non li installerà, ma li scaricherà (di solito di notte), così da
non attendere per il download, quando si lancia aptitude
upgrade
.
L'installazione automatica degli aggiornamenti può essere fatta facilmente
se lo si desidera, occorre installare il pacchetto
unattended-upgrades
.
apt-listchanges
può mandare i cambiamenti
effettuati via email, o alternativamente li mostra nel terminale quando si
esegue aptitude
o
apt-get
.
Eseguire cron-apt
come si è descritto sopra
è un buon modo per sapere che per un pacchetto un aggiornamento di sicurezza
è disponibile. Un altro modo per essere informati sugli aggiornamenti di
sicurezza è l'iscrizione a Debian
security-announce mailinglist, che ha il vantaggio di spiegare cosa
riguarda l'aggiornamento. Il lato negativo (confrontato con
cron-apt
) che vengono date anche
informazioni su pacchetti che non sono stati installati.
Per l'amministrazione del backup occorre puntare il browser a https://www/slbackup-php. Occorre fare attenzione che si deve accedere a questo indirizzo via SSL, dopo aver inserito la password di root. Se si prova a collegarsi al sito senza usare SSL si ottiene un errore.
Di default verrà fatto il backup di
/skole/tjener/home0
,
/etc/
,
/root/.svk
e LDAP in /skole/backup che è
nel volume LVM. Se si vuole duplicare le informazioni (nel caso fosse
cancellato qualcosa) questo strumento è molto utile.
Attenzione che questo backup non protegge dalla rottura degli hard disk.
Se si vuol fare il backup dei dati su un server esterno, su una periferica a nastro o su un altro hard disk occorre modificare un poco la configurazione esistente.
Se si vuole ristabilire un folder completo,la scelta migliore è usare il seguente comando:
$ sudo rdiff-backup -r <date> \ /skole/backup/tjener/skole/tjener/home0/user \ /skole/tjener/home0/user_<date>
Questo lascerà il contenuto di
/skole/tjener/home0/user
dalla
<data>
nella cartella
/skole/tjener/home0/user_<date>
Se si vuole ripristinare un singolo file, si dovrebbe essere in grado di selezionare il file (e la versione) attraverso l'interfaccia web e scaricare solo quel file.
Se si desidera eliminare vecchi backup, scegliere "Maintenance" nel menudella pagina di backup e selezionare lo snapshot da conservare:
Il monitoraggio di sistema di Munin è disponibile a https://www/munin/. Il sistema permette di verificare graficamente lo stato del sistema giornalmente, settimanalmente e annualmente, e permette all'amministratore del sistema di avere un aiuto per i colli di bottiglia e per l'origine dei problemi del sistema.
L'elenco delle macchine controllate è generato automaticamente da Munin
sulla base dell'elenco degli hosts riportato da sitesummary. Tutti gli host
che hanno installato il pacchetto munin-node sono controllati da
Munin. Normalmente bisogna aspettare un giorno da quando Munin parte per
controllare una macchina installata e questo dipende dall'ordine dei lavori
eseguiti da cron. Per velocizzare il processo occorre eseguire
sitesummary-update-munin
come root sul
server di sitesummary (normalmente il server-principale). Questo aggiornerà
il file /etc/munin/munin.conf
.
L'insieme delle misurazioni raccolte viene generato automaticamente su
ciascunamacchina usando il programma
munin-node-configure
, che esplora i plugin
disponibili da /usr/share/munin/plugins/
e
i collegamenti simbolici rilevanti a
/etc/munin/plugins/
.
Maggiori informazioni sul sistema Munin sono disponibili a http://munin.projects.linpro.no/.
Nagios e il monitoraggio del servizio è disponibile a https://www/nagios3/ . L'insieme di macchine e servizi oggetto del
monitoraggio viene generato automaticamente usando le informazioni raccolte
da sitesummary. Le macchine con il profilo di Main-server e
thin-client-server hanno un monitoraggio completo, mentre le workstation e
thin client hanno un monitoraggio più limitato. Per consentire un controllo
completo su una workstation, installare il pacchetto
nagios-nrpe-server
sulla workstation.
L'username è nagiosadmin
e la password di
default è skolelinux
. Per ragioni di
sicurezza, occorre evitare di usare la stessa password di root. Per cambiare
la password occorre eseguire il seguente comando come root:
htpasswd /etc/nagios3/htpasswd.users nagiosadmin
Di default Nagios non invia email. Questo può essere corretto sostituendo
notify-by-nothing
con
host-notify-by-email
e
notify-by-email
nel file
/etc/nagios3/sitesummary-template-contacts.cfg
.
Il file di configurazione di Nagios è
/etc/nagios3/sitesummary.cfg
. Sitesummary
cron job genera
/var/lib/sitesummary/nagios-generated.cfg
con la lista delle macchine e dei servizi controllati.
Controlli extra di Nagios possono essere inseriti nel file
/var/sitesummary/lib/nagios-generated.cfg.post
per farli
mettere nel file prodotto.
Maggiori informazioni sul sistema Nagios sono disponibili al sito http://www.nagios.org/ o nel pacchetto
nagios3-doc
.
Qui ci sono le istruzioni su come gestire le avvertenze più comuni di Nagios.
La partizione (/usr/ nell'esempio) è troppo piena. In generale ci sono due
modi per gestire questo: (1) cancellare qualche file o (2) aumentare la
grandezza della partizione. Se la partizione è /var/, eliminare la cache
APT eseguendo apt-get clean
si potrebbero
eliminare alcuni file. Se c'è ancora spazio nel volume group di LVM,
potrebbe aiutare a estendere la partizione, eseguire il programmma
debian-edu-fsautoresize
. Per eseguire il
programma ogni ora, l'host in oggetto potrebbe essere aggiunto al netgroup
fsautoresize-hosts
.
Nuovi pacchetti sono disponibili per gli aggiornamenti. Quelli critici sono
normalmentecorrezioni di sicurezza. Per l'aggiornamento, eseguire come root
in un terminale 'apt-get upgrade && apt-get dist-upgrade' o log via
ssh per fare lo stesso. Nei server thin client, ricordarsi anche di
aggiornare la chroot LTSP usando ltsp-chroot apt-get
update && ltsp-chroot apt-get upgrade
.
Se non si desidera aggiornare manualmente dei pacchetti dando fiducia a
Debian di fare il lavoro per noi con le nuove versioni, è possibile
installare il pacchetto unattended-upgrades
e configurarlo per l'aggiornamento automatico di tutti i nuovi pacchetti
ogni notte. Questo non aggiornerà i chroot di LTSP.
Per aggiornare il chroot di LTSP, si può usare ltsp-chroot
apt-get update && ltsp-chroot apt-get upgrade
. sui
server a 64-bit si può voler aggiungere -a
i386
come argomento di ltsp-chroot. E 'una buona idea
aggiornare chroot quando si aggiorna il sistema della macchina.
Il kernel in esecuzione è precedente al nuovo kernel installato, e un riavvioè necessario per attivare il nuovo kernel installato. Questo è normalmenteabbastanza urgente, i nuovi kernel normalmente sono utilizzati in Debian Edu per fissare problemi di sicurezza.
Le code di stampa di CUPS hanno un sacco di lavori in sospeso. Questo
probabilmente a causa di una stampante non disponibile. La disabilitazione
delle code di stampa è attivata tutte le ore su macchine che sono membri
del gruppo cups-queue-autoreenable-hosts
,
così come per le macchine dove nessuna azione manuale è richiesta. Le code
di stampa vengono eliminate ogni sera sugli host che sonomembro del gruppo
cups-queue-autoflush-hosts
. Se una macchina
ha un sacco di lavori nella coda di stampa, prendere in considerazione
l'aggiunta di questa macchina in uno o in entrambi di questi gruppi.
Sitesummary è usato per archiviare le informazioni da ogni computer e
sottoporle al server centrale. Le informazioni archiviate sono disponibili
in /var/lib/sitesummary/entries/
. Scripts
in /usr/lib/sitesummary/
sono disponibili
per generare report.
Un semplice report di sitesummary senza ogni dettaglio è disponibile all'indirizzo https://www/sitesummary/.
Altra documentazione su sitesummary è disponibile all'indirizzo http://wiki.debian.org/DebianEdu/HowTo/SiteSummary
Maggiori informazioni sulla personalizzazione di Debian Edu utile per gli amministratori di sistema possono essere trovate nel capitolo Administration Howto.
Prima di leggere questa guida per l'aggiornamento bisogna dire che
l'aggiornamento in un server funzionante è fatto a proprio rischio.
Debian Edu/Skolelinux viene offerto ASSOLUTAMENTE
SENZA GARANZIA, secondo l'uso di legge.
Occorre leggere completamente questo capitolo prima di cominciare a fare l'aggiornamento del sistema.
L'aggiornamento di Debian da una distribuzione alla successiva è piuttosto facile. Per Debian Edu questo purtroppo non è ancora vero ed è abbastanza complicato modificare i file di configurazione. (Vedi per maggiori informazioni Debian bug 311188) L'aggiornamento è ancora possibile, ma richiede un po' di lavoro.
In generale, l'aggiornamento dei server è più difficile che quello delle workstation e il server principale è la parte più difficile da aggiornare. Aggiornare le macchine diskless è semplice e il loro ambiente di chroot può essere eliminato e ricreato, se è stato modificato. Il chroot è sostanzialmente un chroot di workstation, quindi piuttosto facile da aggiornare.
Se si vuole essere sicuri che ogni cosa funzioni dopo l'aggiornamento prima si dovrebbe vedere se l'aggiornamento funziona in un sistema di test configurato nello stesso modo del server effettivo. In questo modo si può testare l'aggiornamento senza rischi e vedere se tutto funziona come dovrebbe.
Occorre leggere le informazioni su Debian Stable nel suo manuale di installazione.
Sarebbe anche saggio aspettare un po' per rendere effettivo l'aggiornamento e far funzionare per qualche settimana la Oldstable, in modo che altri possano testare l'aggiornamento e documentare problemi. Debian Edu Oldstable continuerà a ricevere supporto per ancora qualche tempo, ma quando Debian cesserà il supporto per Oldstable, anche Debian Edu farà altrettanto.
Essere preparati: essere sicuri di avere provato l'aggiornamento da Lenny in
un ambiente di test o avere il backup per essere sicuri di tornare indietro.
Modificare il file /etc/apt/sources.list
e
sostituire tutte le occorrenze di "lenny" con "squeeze".
eseguire apt-get update
eseguire svn up
eseguire apt-get dist-upgrade
La configurazione di LDAP è molto cambiata da Lenny a Squeeze. Il modo di
trattare gli acconti utenti, le password, la configurazione di rete, i
servizi e le macchine sono ora abbastanza diversi. Così LDAP deve essere
ricostruito da zero. C'è lo script
ldap-debian-edu-install
(in /usr/bin) che
può essere usato per aiutarci in questo. Leggere il commento all'inizio
dello script con attenzione prima di fare qualsiasi cosa.
Sui server LTSP il chroot di LTSP dovrebbe essere ricreato. Il nuovo chroot supporterà automaticamente sia i thin-clients che le diskless workstations.
Cancellare /opt/ltsp/i386
(o
/opt/ltsp/amd64
, in relazione alla propria
configurazione). Se si ha abbastanza spazio nel disco, prendere in
considerazione di fare il backup.
Per ricreare chroot eseguire
debian-edu-ltsp
come root.
Naturalmente si può aggiornare chroot come al solito.
Per fare l'aggiornamento da qualsiasi versione precedente occorre fare l'aggiornamento a Debian Edu Lenny, prima di poter eseguire le istruzioni date in precedenza. Come aggiornare a Lenny è descritto nel Manual for Debian Edu Lenny. Il manuale per Lenny contiene le istruzioni per aggiornare dalla precedente release Etch. E quella contiene le istruzioni per quella precedente!
HowTo per amministrazione generale
HowTo per il desktop
HowTo per client della rete
HowTos per Samba
HowTo per insegnare e imparare
HowTo per utenti
Le sezioni Getting Started e Maintenance descrivono come partire con la distribuzione Debian Edu e come mantenerla a livello di base. Gli howto in questa sezione sono già accorgimenti e trucchi "avanzati".
Con l'introduzione dello script etckeeper
in Debian Edu Squeeze (le precedenti versioni usavano
etcinsvk
che è stata rimossa da Debian),
tutti i file in /etc/
sono tracciati usando
git come controllo della
versione del sistema.
Questo rende possibile vedere quando un file è aggiunto, cambiato e rimosso,
e cosa è cambiato se il file è un file di testo. Il repository svk è
archiviato in /etc/.git/
.
Ogni ora tutte le modifiche vengono registrate automaticamente, permettendo di estrarre e rivedere l'history della configurazione.
Per vedere l'history, si usa il comando etckeeper vcs
log
. Per vedere le differenze tra due date, si può usare
un comando come etcinsvk vcs diff
.
Vede l'output di man etckeeper
per maggiori
informazioni.
Elenco di comandi utili:
etckeeper vcs log etckeeper vcs status etckeeper vcs diff etckeeper vcs add . etckeeper vcs commit -a man etckeeper
In un sistema installato recentemente proviamo a vedere quali cambiamenti sono stati fatti dall'installazione iniziale:
etckeeper vcs log
Per vedere di quali file non si è tenuto traccia o di quelli non aggiornati:
etckeeper vcs status
Per registrare i manualmente cambiamenti di un file senza aspettare un'ora:
etckeeper vcs commit -a /etc/resolv.conf
Le partizioni in Debian Edu sono volumi logici LVM, tranne la partizione
/boot/
. Con i kernel Linux dalla versione
2.6.10, è possibile estendere la partizione mentre questa è montata. Per
diminuire le partizioni occorre ancora che queste non siano montate.
E' una buona idea evitare partizioni troppo grandi (con più di 20GiB), in
quanto occorre molto tempo per eseguire
fsck
o se è necessario fare il ripristino
di un backup. E' meglio se possibile creare più partizioni piccole che una
molto ampia.
Per rendere più facile estendere una partizione piena, è a disposizione lo
script debian-edu-fsautoresize
. Quando lo
si richiama, lo script legge la configurazione da
/usr/share/debian-edu-config/fsautoresizetab
,
/site/etc/fsautoresizetab
e
/etc/fsautoresizetab
. Propone di estendere
le partizioni con un altro po' di spazio libero, basandosi sulle regole
presenti in questi file . Senza argomenti mostrerà solo i comandi necessari
per estendere il file system. L'opzione -n
è necessaria per estendere effettivamente il file system.
Lo script è eseguito automaticamente ogni ora su tutti i client indicati nel
gruppo fsautoresize-hosts
.
Durante il ridimensionamento della partizione utilizzata dal proxy Squid, la
grandezza della cache in
etc/squid/squid.conf
ha bisogno di essere
aggiornata.Lo script di aiuto
/usr/share/debian-edu-config/tools/squid-update-cachedir
è messo a disposizione per rendere questo processo automatico, controllando
la grandezza della partizione corrente di
/var/spool/squid/
e configurando Squid a
usare l'80% di questa partizione come sua cache.
Logical Volume Management (LVM) permette di estendere le partizioni mentre sono montate e in uso. Si può imparare di più su LVM in LVM HowTo.
Per estendere un volume logico manualmente si può semplicemente eseguire il
comando lvextend
e indicare la quantità da
aumentare. Per esempio, per estendere home0 a 30GB si usa il seguente
comando:
lvextend -L30G /dev/vg_system/skole+tjener+home0 resize2fs /dev/vg_system/skole+tjener+home0
Per estendere home0 a 30G, si deve inserire un '+' (-L+30G)
Se si è installato solo il profilo main-server non si ha a disposizione un browser web. E' facile installare un desktop minimale nel server principale utilizzando questa sequenza di comandi in una shell (non grafica) come primo utente (creato durante l'installazione del server principale):
$ sudo apt-get update $ sudo apt-get install gnome-session gnome-terminal iceweasel xorg # after installation, start a graphical session for the first user $ startx
ldapvi
è uno strumento per modificare il
database LDAP con un editor di testi da linea di comando.
E' necessario eseguire il seguente comando:
ldapvi --ldap-conf -ZD '(cn=admin)'
Nota: ldapvi
userà l'editor di
default. Eseguendo export EDITOR=vim
nel
prompt di shell si può configurare l'ambiente per avere un clone vi come
editor.
Per aggiungere un oggetto LDAP con ldapvi, usare un object sequence number
con la stringa add
davanti al nuovo oggetto
LDAP.
Attenzione:
ldapvi
è uno strumento molto
potente. Fare attenzione a non rovinare tutto il database LDAP.
Se si preferisce un'interfaccia grafica per lavorare con il database LDAP,
si può provare il pacchetto jxplorer
.
ldap-createuser-krb
è un piccolo strumento
da tastiera per creare gli utenti in LDAP e impostare le loro password in
kerberos. E' molto utile per i test.
Dalla release Squeeze, Debian ha incluso i pacchetti precedentemente gestiti in volatile.debian.org nel 2011 creando la nuova suite stable-updates suite.
Sebbene sia possibile utilizzare direttamente stable-updates, non c'è da preoccuparsi: stable-updates sono inseriti dentro la suite stable regolarmente quando i pointreleases sono acquisiti, cosa che avviene circa ogni due mesi.
Hai scelto Debian Edu per la sua stabilità. Funziona alla grande, ma c'è solo un problema: alcuni software diventano obsoleti rispetto a come vorresti. Backports.debian.org serve per risolvere questo problema.
Backports sono pacchetti ricompilati da Debian testing (nella maggior parte) e da Debian unstable (in pochi casi, per esempio per gli aggiornamenti di sicurezza), in modo da essere eseguiti senza nuove librerie (dove è possibile) su una distribuzione Debian stabile come Debian Edu. Si consiglia di selezionare singole backport che si adattano alle tue esigenze e di non utilizzare tutti i backport disponibili.
Usare backports.debian.org è semplice:
echo "deb http://backports.debian.org/debian-backports squeeze-backports main contrib non-free" >> /etc/apt/sources.list apt-get update
Precedentemente, configurazioni extra erano necessarie per avere aggiornamenti installati automaticamente per backport, ma dal 2011 la nuova suite squeeze-backports rende questo non necessario.
Se si vuole aggiornare da una versione a un'altra (per esempio da Squeeze 6.0.6 a 6.0.7) ma non si ha collegamento internet, ma solo un media fisico, occorre seguire questi passi:
Inserire il CD/DVD-ROM nel drive, montarlo e usare il comando apt-cdrom:
mount /media/cdrom apt-cdrom add -m
Citazione da apt-cdrom(8) man page:
apt-cdrom viene utilizzato per aggiungere un nuovo CD-Rom alla lista APT di fonti disponibili. apt- cdrom pemette di determinare la struttura del disco così come correggere diversi errori possibili e verificare i file di indice.
Occorre usare apt-cdrom per aggiungere i CD al sistema APT e non farlo manualmente. Inoltre, ogni disco in un insieme multi-cd deve essere inserito e scansionato separatamente per tenere conto di eventuali errori.
Eseguire questi due comandi per aggiornare il sistema:
apt-get update apt-get upgrade
Le applicazioni Java standalone sono supportate out of the box da OpenJDK Java runtime.
Con questo script l'amministratore può creare una cartella in tutte le home directory degli utenti e impostare permessi e proprietà.
Nell'esempio mostarto sotto con il gruppo=teachers e i permessi=2770 un utente può correggere un compito salvando il file nella cartella "assignments" dove gli insegnanti hanno accesso di scrittura per fare commenti.
#!/bin/bash home_path="/skole/tjener/home0" shared_folder="assignments" permissions="2770" created_dir=0 for home in $(ls $home_path); do if [ ! -d "$home_path/$home/$shared_folder" ]; then mkdir $home_path/$home/$shared_folder chmod $permissions $home_path/$home/$shared_folder #set the right owner and group #"username" = "group name" = "folder name" user=$home group=teachers chown $user:$group $home_path/$home/$shared_folder ((created_dir+=1)) else echo -e "the folder $home_path/$home/$shared_folder already exists.\n" fi done echo "$created_dir folders have been created"
Quando gli utenti inseriscono un drive USB o DVD/CDROM dentro una (diskless) workstation, si attiva una finestra popup che chiede cosa si vuole fare, come in ogni altra normale installazione.
Quando gli utenti inseriscono un componente usb o un DVD/CDROM in un thin client viene mostrata una finestra popup per pochi secondi. Il supporto è automaticamente montato ed è possibile accederci nella cartella /media/$user. Questo può essere problematico per utenti non esperti.
E' possibile avere Dolphin, il desktop manager di default per KDE file
manager Dolphin se KDE (o LDXE, se installato in parallelo con KDE) è in uso
come ambiente di desktop. Per configurarlo va eseguito
/usr/share/debian-edu-config/ltspfs-mounter-kde
enable
su un terminal server. (Quando si usa Gnome, le
icone saranno visibili sul desktop permettendo un accesso facilitato).
In aggiunta lo script seguente dovrebbe essere usato per creare un collegamento a "media" nella home directory di0 tutti gli utenti per avere un accesso più facile ai drive USB, ai CDROM o ad altri media connessi ai thin client.
#!/bin/bash home_path="/skole/tjener/home0" shared_folder="media" permissions="775" created_dir=0; for home in $(ls $home_path); do if [ ! -d "$home_path/$home/$shared_folder" ]; then ln -s /media/$home $home_path/$home/$shared_folder ((created_dir+=1)) else echo -e "the folder $home_path/$home/$shared_folder already exists.\n" fi done echo "$created_dir folders has been created"
Attenzione: Quando si inserisce in un server LTSP un drive USB e altri media
rimovibili questo fa apparire un messaggio popup sui client LTSP remoti.
Quando un utente remoto vede la finestra popup o usa pmount da console, può montare i dispositivi rimovibili e accedere ai file.
Questo è indicato come Debian Edu bug #1376.
killer
è uno script perl che si sbarazza
dei processi in background. I processi di Background sono definiti come
processi che appartengono a utenti che non sono al momento collegati. Si
esegue attraverso cron una volta all'ora.
Per installarlo eseguire il seguente comando come root:
apt-get install killer
unattended-upgrades
è un pacchetto Debian
che installerà aggiornamenti di sicurezza (e altro) automaticamente. Se si
programma di usarlo, si dovrebbero avere alcuni strumenti per monitorare il
sistema, come installare i pacchetto
apt-listchanges
e configurarlo per inviare
mail sugli aggiornamenti. Per laverifica c'è sempre
/var/log/dpkg.log
.
Per installare questi pacchetti eseguire il seguente comando come root:
apt-get install unattended-upgrades apt-listchanges
E' possibile risparmiare energia e denaro, disattivando i client di notte, e riattivarli automaticamente in mattinata. Il pacchetto tenterà di spegnere la macchina ogni ora dalle 16:00 del pomeriggio, senza spengerle se il computer sembra avere utenti. Si cercherà di dire al bios di accendere la macchina intorno alle 07:00 del mattino e il main- server tenterà di accendere il computer dalle 06:30 utilizzando i pacchetti wake-on-lan. I tempi possono essere modificati in crontab nelle singole macchine.
Alcuni consigli da seguire quando si decide di fare questo:
I client non dovrebbero spengersi quando sono usati da qualcuno. Questo si
può verificare attraverso l'output con who
,
e controllando le connessioni LDM ssh che lavorano con LTSP thin clients.
Per evitare di bruciare i fusibili elettrici è una buona idea esser sicuri che non tutti i client si accendano allo stesso tempo.
Ci sono due metodi disponibili per attivare i client. Il primo usa una
caratteristica del BIOS e richiede un corretto e funzionante orologio di
sistema e una scheda madre con BIOS supportato da
nvram-wakeup
, l'altro richiede un server
che conosce quando i client devono accendersi e che tutti i client abbiano
il supporto per wake-on-lan.
Sui client che dovrebbero spengersi di notte, guardare
/etc/shutdown-at-night/shutdown-at-night
, o
aggiungere il nome dell'host (cioè l'output che si ottiene da
'uname -n'
nel client) al netgroup
"shutdown-at-night-hosts". Per aggiungere host al netgroup in LDAP si può
usare GOsa²
web tool. I client potrebbero
avere bisogno di avere wake-on-lan configurato nel BIOS. Ancora, è
importante che gli switches e i routers usati tra il server wake-on-lan e i
client passino pacchetti WOL ai client anche se i client sono spenti. Alcuni
switches non riescono a passare i pacchetti ai client che non sono presenti
nella tabella ARP sullo switch e questo blocca i pacchetti WOL.
Per abilitare wake-on-lan sul server, aggiungere i clients a
/etc/shutdown-at-night/clients
, con una
linea per ogni client, l'indirizzo IP per primo e l'indirizzo MAC (indirizzo
ethernet) separati da uno spazio, o creare uno script in
/etc/shutdown-at-night/clients-generator
per generare l'elenco dei client al volo.
Un esempio di
/etc/shutdown-at-night/clients-generator
per l'utilizzo con sitesummary:
#!/bin/sh PATH=/usr/sbin:$PATH export PATH sitesummary-nodes -w
Se si usa il netgroup un'alternativa per l'attivazione di shutdown-at-night
sui clients è data da questo script con l'uso degli strumenti di netgroup
dal pacchetto ng-utils
:
#!/bin/sh PATH=/usr/sbin:$PATH export PATH netgroup -h shutdown-at-night-hosts
Per accedere a macchine protette con un firewall da Internet, è
consigliabile installare il pacchetto
autossh
. Può essere utilizzato per
istituire un tunnel SSH ad una macchina che ha accesso a internet. Da quella
macchina, è possibile accedere al server dietro il firewall tramite tunnel
SSH.
In una installazione di default, tutti i servizi sono in esecuzione sul server principale, tjener. Per semplificare il trasferimento alcuni di un'altra macchina, vi è una profilo di installazione minimal. Installare con questo profilo porterà a una macchina, che è parte della rete Debian Edu, ma che non ha alcun servizio attivato (ancora).
Questi sono i passi necessari per configurare una macchina dedicata ad alcuni servizi:
installare il profilo minimal usando l'opzione di boot debian-edu-expert
installare il pacchetto per il servizio
configurare il servizio
disattivare il servizio nel server principale
aggiornare DNS (via LDAP/GOsa²) sul server principale
Gli HowTo a http://wiki.debian.org/DebianEdu/HowTo/ sono specifici per utenti o sviluppatori. Spostiamo in questa sezione gli HowTo specifici per gli utenti (e li cancelliamo dove erano)! (Prima occorre chiedere agli autori se sono d'accordo con lo spostamento (vedere la storia di quelle pagine per rintracciarli) e di metterli sotto licenza GPL.)
Per personalizzare il login screen di kdm occorre aggiungere un file in
/etc/default/kdm.d/
specificando le
variabili che sostituiscano quelle di default.
Questo è un esempio usato per attivare il tema nel
pacchettodesktop-base
:
USETHEME="true" THEME="/usr/share/apps/kdm/themes/debian-moreblue"
Vedere il codice in /etc/init.d/kdm
per
avere informazioni su come queste variabili vanno usate.
Se si vuole usare Gnome o LXDE al posto di KDE, seguire le istruzioni di installazione .
Per installare altri ambienti di desktop dopo l'installazione, usare semplicemente apt-get:
apt-get install gnome lxde
Gli utenti, quindi, saranno in grado di scegliere l'ambiente desktop attraverso il login manager prima di effettuare l'accesso. L'uso di LXDE di default sui thin clients può essere forzato; vedere per i dettagli networked client.
Il software free per flash-player gnash
è
installato di default, ma si può cambiare con Adobe Flash. Per installare il
plugin (non-free) per i browser Adobe Flash Player, installare il pacchetto
debian flashplugin-nonfree
da
contrib
. Pertanto occorre avere
contrib
in
/etc/apt/sources.list
.
libdvdcss è necessaria per vedere la maggioranza dei DVD commerciali. Per ragioni legali non è inclusa in Debian (Edu). Se si hai il permesso legale di usarla si può scaricare il pacchetto da deb-multimedia.org. Occorre aggiungere il repository multimedia (come descritto nella seguente sezione) e installare le librerie richieste:
apt-get install libdvdcss2 w32codecs
Se si usa www.deb-multimedia.org occorre dare il seguente script:
# install the debian-keyring securely: apt-get install debian-keyring # fetch the deb-multimedia key insecurely: gpg --keyserver pgpkeys.pca.dfn.de --recv-keys 1F41B907 # check securely if the key is correct and add it to the keyring used by APT if it is: gpg --keyring /usr/share/keyrings/debian-keyring.gpg --check-sigs 1F41B907 && gpg --export 1F41B907 | apt-key add - # add repository to sources.list - please check the homepages for mirrors! echo "deb http://deb-multimedia.org squeeze main" >> /etc/apt/sources.list # update the list of available packages: apt-get update
Un termine generico per entrambi i thin clients e le diskless workstations è client LTSP. LTSP è il Linux Terminal Server Project.
Thin client
La configurazione del thin client permette a un PC di funzionare come un terminale (X) dove tutto il software viene eseguito nel server. Questo significa che la macchina si inizializza attraverso un dischetto o direttamente dal server con una scheda-PROM (o PXE) senza usare il disco fisso locale.
Diskless workstation
Una diskless workstation esegue tutto il software localmente. Le macchine client fanno il boot direttamente dal server senza un hard disk locale. Il software è amministrato e mantenuto sul server, ma è eseguito nelle diskless workstations . Anche le directory home e la configurazione del sistema è archiviata sul server. Le diskless workstation sono un modo eccellente di riusare hardware più nuovo con gli stessi bassi costi di manutenzione dei thin clients.
Il boot dei client LTSP fallirà se scheda di rete del client richiede firmware non libero. Una installazione PXE può essere usata per risolvere problrmi; se il Debian Installer lamenta la mancanza di un file XXX.bin, allora il firmware non-free deve essere aggiunto a initrd utilizzati dai client LTSP.
In questo caso eseguire i seguenti comandi su un server LTSP.
# First get information about firmware packages apt-get update && apt-cache search ^firmware- # Decide which package has to be installed for the network card(s). # Most probably this will be firmware-linux-nonfree # Things have to take effect in the LTSP chroot for architecture i386 ltsp-chroot -a i386 apt-get update ltsp-chroot -a i386 mkdir /tmp/user 2> /dev/null ltsp-chroot -a i386 mkdir /tmp/user/0 2> /dev/null ltsp-chroot -d -a i386 apt-get -y -q install <package name> # copy the new initrd to the server's tftpboot directory ltsp-update-kernels
LTSP client kernel
Per supportare l'hardware più vecchio il pacchetto
linux-image-486
è installato di default. Se
tutti i client LTSP supportano l'architettura 686 il pacchetto
linux-image-686
dovrebbe essere installato
in chroot.
Assicurarsi di eseguire ltsp-update-kernels
dopo l'installazione.
Ogni server LTSP ha due schede di rete ethernet, una è configurata nella sottorete 10.0.0.0/8 (condivisa con il server principale) e l'altra che forma una sottorete locale 192.168.0.0/24 (questa sottorete è una sottorete separata per ogni LTSP server).
Le Diskless workstation hanno indirizzi IP della rete privata 10.0.0.0/8, mentre i thin-client sono connessi al loro thin-client-server con una sottorete separata 192.168.0.0/24
La configurazione PXE è generata usando lo script
debian-edu-pxeinstall
. Alcune impostazioni
possono essere sovrascritte aggiungendo il file
/etc/debian-edu/pxeinstall.conf
con i
valori da rimpiazzare.
L'opzione di installazione PXE è di default disponibile per chiunque faccia
il boot da una macchina PXE. Per proteggere con password le opzioni di
installazione PXE, un file
/var/lib/tftpboot/menupassword.cfg
può
essre creato con un contenuto simile a questo:
MENU PASSWD $4$NDk0OTUzNTQ1NTQ5$7d6KvAlVCJKRKcijtVSPfveuWPM$
L'hash della password deve essere sostituito con un hash MD5 per la password desiderata.
L'installazione PXE erediterà la lingua, il layout della tastiera e il
mirror delle impostazioni utilizzate durante l'installazione del server
principale, e le domande poste durante l'installazione (profilo,
partecipazione popcon, il partizionamento e la password di root). Per
evitare queste domande, il file
/etc/debian-edu/www/debian-edu-install.dat
può essere modificato con i valori di debconf per fornire risposte
preselezionate. Alcuni esempi di valori di debconf disponibili sono
commentati in
/etc/debian-edu/www/debian-edu-install.dat
.
I cambiamenti fatti saranno persi appena
debian-edu-pxeinstall
si userà per ricreare
l'ambiente PXE-installation. Per aggiungere i valori di debconf a
/etc/debian-edu/www/debian-edu-install.dat
durante la ricreazione con
debian-edu-pxeinstall
, aggiungere il file
/etc/debian-edu/www/debian-edu-install.dat.local
con i tuoi valori di debconf.
Per aggiungere un repository personalizzato inserire qualcosa come questo in
/etc/debian-edu/www/debian-edu-install.dat.local
:
#add the skole projects local repository d-i apt-setup/local1/repository string http://example.org/debian stable main contrib non-free d-i apt-setup/local1/comment string Example Software Repository d-i apt-setup/local1/source boolean true d-i apt-setup/local1/key string http://example.org/key.asc
ed eseguire poi
/usr/sbin/debian-edu-pxeinstall
una volta.
Il menu PXE permette il boot dalla rete dei client LTSP , dell'installer e
delle altre alternative. Il file
/var/lib/tftpboot/pxelinux.cfg/default
è
usato di default se non ci sono altri file in quella directory che
identificano il client, out of the box è configurato di collegarsi a
/var/lib/tftpboot/debian-edu/default-menu.cfg
.
Se si vuole che tutti i client facciano il boot come diskless workstation al posto dell'intero menu PXE, occorre cambiare il collegamento simbolico:
ln -s ../debian-edu/default-diskless.cfg /var/lib/tftpboot/pxelinux.cfg/default
Se si vuole che tutti i client facciano il boot come thin client cambiare il collegamento simbolico così:
ln -s ../debian-edu/default-thin.cfg /var/lib/tftpboot/pxelinux.cfg/default
Vedi anche la documentazione PXELINUX ahttp://syslinux.zytor.com/wiki/index.php/PXELINUX .
Se si vuole che i client sulla scheda 192.168.x.x di un server thin client server facciano il boot come diskless workstations invece che thin client, modificare
/var/lib/tftpboot/ltsp/i386/pxelinux.cfg/default
e aggiungere un '3' (senza virgolette) alla fine della linea che ha come argomento il kernel e specificare runlevel 3.
Il file dovrebbe assomigliare a questo:
default ltsp label ltsp kernel vmlinuz append ro initrd=initrd.img boot=nfs quiet 3
Quando si aggiunge una workstation in Gosa², utilizzare un indirizzo IP che appartenga alla rete gestita dal server LTSP (di default 192.168.0.254, l'intervallo del dhcp dinamico inizia da 192.168.0.20).
Per ragioni di performance e di sicurezza conviene non configurare un server principale come server LTSP.
Per avere ltspserver00 che controlla le diskless workstation sulla rete principale (10.0.0.0/8), quando tjener non è un server combinato, occorre seguire i seguenti passaggi:
copiare la directory ltsp
da
ltsp
in ltspserver00 alla stessa directory
su tjener.
copiare
/var/lib/tftpboot/debian-edu/default-diskless.cfg
nella stessa directory su tjener.
modificare
/var/lib/tftpboot/debian-edu/default-diskless.cfg
per usare l'indirizzo di ltspserver00, l'esempio seguente usa 10.0.2.10 per
l'indirizzo IP di ltspserver00 sulla rete principale:
DEFAULT ltsp/i386/vmlinuz initrd=ltsp/i386/initrd.img nfsroot=10.0.2.10:/opt/ltsp/i386 boot=nfs ro quiet 3
settare il symlink in
/var/lib/tftpboot/pxelinux.cfg
su tjener
che punti a
/var/lib/tftpboot/debian-edu/default-diskless.cfg
.
Il pacchetto debian-edu-config ha uno strumento che aiuta a cambiare la rete
da 10.0.0.0/8 a qualcos'altro. Dare un'occhiata a
/usr/share/debian-edu-config/tools/subnet-change
.
Il pacchetto va utilizzato subito dopo l'installazione sul server
principale, per aggiornare i file LDAP e gli alitri file che devono essere
modificati quando si cambia la subnet.
Si noti che la modifica di una delle sottoreti già utilizzate in Debian Edu
non funzionerà. 192.168.1.0/24 è già impostata come rete per i
thin-client. La modifica in questa sottorete richiederà la modifica manuale
dei file di configurazione per rimuovere le voci duplicate
Non vi è un modo semplice per cambiare il nome del dominio DNS. La modificacomporterebbe cambiamenti sia alla struttura LDAP che a diversi file nel file systemdel server principale. Non c'è neanche un modo semplice per modificare l'host e nome DNSdel server principale (tjener.intern). Anche per questo occorrerebbe faremodifiche in LDAP e a file nel server principale e dei client. Inentrambi i casi la configurazione Kerberos dovrebbe essere modificata.
Per configurare specifici thin client con particolari caratteristiche, si
può aggiungere i settaggi in LDAP o modificare il file
/opt/ltsp/i386/etc/lts.conf
.
Raccomandiamo di configurare i client in LDAP (e non modificare direttamente
lts.conf
, la configurazione per LTSP non è
disponibile per ora in GOsa², occorre usare un browser LDAP o
ldapvi
), in quanto ciò rende possibile
aggiungere e/o sostituire i server LTSP senza perdere (o di dover rifare) la
configurazione
I valori di default in LDAP sono definiti in
cn=ltspConfigDefault,ou=ltsp,dc=skole,dc=skolelinux,dc=no
LDAP object utilizzando l'attributo
ltspConfig
. Si possono anche aggiungere
voci specifiche di host in LDAP.
Installare il pacchetto ltsp-docs
ed
eseguire "man lts.conf" per avere un'idea delle opzioni di configurazione
disponibili (vedere per informazioni dettagliate su LTSP
/usr/share/doc/ltsp/LTSPManual.html
).
Il valore di default è definito in
[default]
, per configurare un client,
occorre indicarlo usando l'indirizzo MAC o l'IP del client come questo:
[192.168.0.10]
.
Esempio: Per permettere al thin client ltsp010 di usare una risoluzione 1280x1024, aggiungere qualcosa di simile:
[192.168.0.10] X_MODE_0 = 1280x1024 X_HORZSYNC = "60-70" X_VERTREFRESH = "59-62"
alcune cose da inserire sotto il setting di default.
Per forzare l'utilizzo di una specifica xserver su un client LTSP, impostare
la variabile XSERVER
. Per esempio:
[192.168.0.11] XSERVER = nvidia
A secondo di quali cambiamenti sono stati fatti, può essere necessario riavviare il client.
Se si usa l'indirizzo IP in lts.conf
si
dovrebbe aggiungere l'indirizzo MAC al server DHCP. Altrimenti si dovrebbe
usare l'indirizzo MAC del client direttamente nel file
lts.conf
.
Assicurarsi che LXDE sia installato sul server thin client; poi aggiungere
una linea come questa sotto [default]
in
"lts.conf":
LDM_SESSION=/usr/bin/startlxde
Si noti che gli utenti saranno ancora in grado di selezionare gli altri desktop installati ambienti utilizzando la funzione "Settings" di LDM.
Si può configurare i client per collegarsi a uno dei diversi server per
equilibrare il carico. Per ottenere questo occorre avere
in/opt/ltsp/i386/usr/share/ltsp/get_hosts
uno script che stampa uno o più server LDM a cui connettersi. Poi occorre
inserire in ogni chroot LTSP una chiave SSH host per ognuno dei server.
Prima di tutto si deve scegliere quale dei server LTSP sarà quello che equilibra il carico. Tutti i client caricheranno attraverso il boot-PXE l'immagine di Skolelinux. Dopo che l'immagine è stata caricata, LDM sceglie a quale server connettersi usando lo script "get_hosts". Come questo si farà sarà deciso in seguito.
Il server che distribuisce il carico deve essere indicato ai client come
"next-server" via DHCP. La configurazione DHCP si trova in LDAP e questo è
il posto dove fare le modifiche. Usare ldapvi --ldap-conf
-ZD '(cn=admin)'
per modificare le appriopriate linee in
LDAP. (Inserire la password di root al prompt; se VISUAL inon è l'editor di
default questo sarà nano.) Cercare la linea dhcpStatements:
next-server tjener
Next-server dovrebbe avere l'indirizzo
IP o il nome dell'host del server scelto per distribuire il carico. Se si
usa il nome dell'host occorre che questo ci sia nel DNS. Ricordarsi di
riavviare il servizio DHCP.
Ora occorre spostare i client dalla rete 192.168.1.0 alla rete 10.0.0.0 : collegarsi alla rete principale della scuola al posto della seconda scheda di rete collegata al server LTSP. Questo perché quando si usa il loadbalancing, i client dovrebbero avere direttamente accesso al server scelto da LDM. Se si lasciano i client nella rete 192.168.1.0, tutto il traffico dei client sarà indirizzato verso quel server prima di raggiungere il server scelto da LDM.
Ora occorre costruire uno script "get_hosts"che stampa un server LDM a cui connettersi. Il parametro LDM_SERVER sovrascrive questo script. Di conseguenza, questo parametro non deve essere definito se si intende usare lo script get_hosts. Lo script get_hosts utilizza per scrivere l'output standard di ogni server indicato con un indirizzo IP o con il nome della macchina, in ordine casuale.
Modificare "/opt/ltsp/i386/etc/lts.conf" e aggiungere qualcosa di simile:
MY_SERVER_LIST = "xxxx xxxx xxxx"
Occorre sostituire xxxx con l'IP o con il nome della macchina dei server, la
lista deve essere separata da spazi. Poi occorre mettere il seguente script
in /opt/ltsp/i386/usr/lib/ltsp/get_hosts
sul server scelto come server loadbalancing.
#!/bin/bash # Randomise the server list contained in MY_SERVER_LIST parameter TMP_LIST="" SHUFFLED_LIST="" for i in $MY_SERVER_LIST; do rank=$RANDOM let "rank %= 100" TMP_LIST="$TMP_LIST\n${rank}_$i" done TMP_LIST=$(echo -e $TMP_LIST | sort) for i in $TMP_LIST; do SHUFFLED_LIST="$SHUFFLED_LIST $(echo $i | cut -d_ -f2)" done echo $SHUFFLED_LIST
Una volta fatto lo script "get_hosts", è il momento di costruire la chiave
SSH host per LTSP chroot. Questo si può fare con un file che incorpora il
contenuto di
/opt/ltsp/i386/etc/ssh/ssh_known_hosts
di
tutti i server ltsp che saranno equilibrati. Occorre salvare questo file
come /etc/ltsp/ssh_known_hosts.extra
su
tutti i server loadbalance. L'ultima cosa da fare è molto importante in
quanto ltsp-update-sshkeys viene eseguito ogni volta che un server si avvia
e /etc/ltsp/ssh_known_hosts.extra
viene
inserito se esiste.
Se si salva il file del nuovo host come
/opt/ltsp/i386/etc/ssh/ssh_known_hosts
,
questo sarà cancellato quando si riavvia il server.
Vi è una debolezza evidente in questa configurazione. Tutti i client caricano l'immagine dallo stesso server e questo può causare carichi elevati sul server se molti client sono avviati nello stesso tempo. Inoltre i client hanno bisogno che quel server sia sempre disponibile, altrimenti non si possono fare il boot o collegarsi al server LDM. Quindi questa configurazione è esclusivamente dipendente da un solo server e questa non è una buona cosa.
Ora i client dovrebbero essere ben equilibrati!
LTSP thin client supporta tre diversi sistemi audio systems per le
applicazioni ESD, PulseAudio e ALSA. ESD e PulseAudio supportano l'audio
via rete e sono usati per trasferire l'audio dal server ai client. ALSA è
configurato per reindirizzaret il suono via PulseAudio. Per le applicazioni
che supportano solo il sistema OSS, un wrapper è creato da
/usr/sbin/debian-edu-ltsp-audiodivert
per
reindirizzare il suono a PulseAudio. Eseguire questo script senza argomenti
per avere una lista di applicazioni in cui tale reindirizzamento è permesso.
LTSP diskless workstation possono gestire l'audio localmente e non c'è bisogno delle configurazioni necessarie per l'audio di rete.
E' utile aggiornare spesso l'ambiente LTSP con i nuovi pacchetti, per assicurarsi che le fix di sicurezza e i miglioramenti siano disponibile nella nostra rete. Per l'aggiornamento occorre eseguire questi comandi come utente root su ogni server LTSP:
ltsp-chroot -a i386 # this does "chroot /opt/ltsp/i386" and more, ie it also prevents daemons from being started aptitude update aptitude upgrade aptitude dist-upgrade exit
Per installare software addizionele per client LTSP occorre fare l'installazione dentro la chroot del server LTSP.
ltsp-chroot -a i386 ## optionally, edit the sources.list: #editor /etc/apt/sources.list aptitude update aptitude install $new_package exit
Skolelinux ha aggiunto diverse caratteristiche di sicurezza sui client di
rete per prevenire l'accesso non autorizzato come superuser, lo sniffing di
password e altri trucchi che possono essere utilizzati su una rete
locale. Queste misure di sicurezza possono essere attuate con l'accesso
tramitte SSH, predefinito con LDM. Questo può rallentarealcune macchine
client, di età superiore a 10 anni, con processore a 160 MHz e 32 MB di
RAM. Anche se non consigliato, è possibile aggiungere "True" nel file
/opt/ltsp/i386/etc/lts.conf
del server:
LDM_DIRECTX=True
Attenzione: Le protezioni indicate sopra
si riferiscono all'accesso iniziale, ma tutte le attività espletate dopo in
X utilizzano password in chiaro. Le passwords (eccetto quella iniziale)
viaggeranno in chiaro, così come qualsiasi altra informazione.
Nota: I thin client vecchi di 10 anni possono avere problemi quando eseguono nuove versioni di OpenOffice.org e Firefox/Iceweasel dovuti al pixmap caching, si può considerare di dotare i thin clients con almeno 128 MB RAM, o aggiornare l'hardware con il vantaggio di utilizzare diskless workstations.
Dalla versione Skolelinux 3.0 LDM è usato come login manager. Usa un tunnel sicuro SSH per collegarsi. Quando si usa KDM è necessario uno switch a XDMCP. XDMCP usa meno risorse CPU sui client e sui server.
Attenzione: XDMCP non usa la
criptazione. Le password viaggiano in chiaro nella rete così come ogni altra
cosa.
Nota: gli apparati locali con
ltspfs
non
funzioneranno senza LDM.
Per verificare se XDMCP è funzionante, occorre eseguire questo comando da una workstation:
X -query ltspserverXX
Se siamo su un thin client nella rete, occorre eseguire questo comando:
X -query 192.168.0.254
L'obiettivo è di permettere al thin client "real" di contattare il server-xdmcp sulla rete 192.168.0.254 (data la configurazione standard di Skolelinux).
Se per qualche ragione XDMCP è accessibile sul tuo server che esegue KDM ,
aggiungere a /etc/kde3/kdm/Xaccess
:
* # any host can get a login window
La stella prima del commento '#' è importante, quello che segue naturalmente
è un commento
Quindi avvia XDMCP in KDM con il comando:
sudo update-ini-file /etc/kde3/kdm/kdmrc Xdmcp Enable true
Alla fine riavvia KDM eseguendo:
sudo invoke-rc.d kdm restart
(per la cortesia di Finn-Arne Johansen)
Per i client Windows il dominio Windows "SKOLELINUX" è disponibile per essere usato. Un servizio speciale chiamato Samba, installato sul server principale tjener, permette ai client Windows di archiviare profili e dati degli utenti e autenticare gli utenti attraverso il login.
Per collegare i client Windows al dominio sono necessari i passi descritti in Debian Edu Squeeze Samba Howto.
Windows sincronizzerà il profilo degli utenti del dominio ogni volta che si fa login e logout. Dalla quantità dei dati presenti nel profilo dipenderà il tempo di collegamento. Per minimizzare il tempo, occorre disattivare alcune cose come la cache locale dei browser (in alternativa si può usare la proxy cache di Squid installata su tjener) e salvare i file nel volume H: invece di "My Documents".
Groupmaps dovrebbe anche essere aggiunto per ogni gruppo inserito attraverso
GOsa²
. Se si vuole che il gruppo sia
disponibile in Windows per esempio per gli script netlogon o per altre
azioni dipendenti dai gruppi, si può aggiungerlo adattando il seguente
comando. Samba funzionerà anche senza questo comando, ma le macchine
Windows non saranno a conoscenza del gruppo.
/usr/bin/net groupmap add unixgroup=students \ type=domain ntgroup="students" \ comment="All students in the school"
FIXME: would it be better to explain user groups in Windows first with GOsa², and then with an example for the command line?
Se si vuole controllare i gruppi di utenti in Windows, occorre scaricare lo
strumento IFMEMBER.EXE
dalla Microsoft. Poi
si può usarlo per esempio nello script che sta in tjener in
/etc/samba/netlogon/LOGON.BAT
.
Gli utenti che usano nel loro laptop XP home possono connettersi a tjener usando le loro credenziali skolelinux se hanno configurato il workgroup come SKOLELINUX. E' necessario disabilitare il firewall Windows prima che tjener (o come si è chiamata la directory da condividere) appaia nelle Risorse di Rete.
I profili roaming contengono l'ambiente di lavoro dell'utente che include il desktop con le sue icone e configurazioni. Alcuni esempi di questo ambiente sono i file personali, le icone del desktop, i colori dello schermo, la configurazione del mouse, grandezza e posizione delle finestre, la configurazione delle applicazioni, della rete e delle stampanti. I profili roaming sono disponibili dal momento in cui l'utente si collega, attraverso il server.
Dato che il profilo è copiato dal server quando ci si collega e copiato sul server quando ci si disconnette dalla rete, profili pesanti possono rendere il login/logout di Windows penosamente lento. Ci sono molte ragioni che spiegano la pesantezza del profilo , ma la principale è che gli utenti salvano i loro file nel desktop o nei documenti di windows invece che nella loro directory home. Anche alcuni programmi mal progettati usano il profilo per scrivere dati.
Un approccio educativo: un modo per affrontare i profili troppo pesanti è spiegare il problema agli utenti. chiedere loro di non archiviare i loro file nel desktop e se non vogliono ascoltare dire loro di non lamentarsi se il loro login è molto lento.
Messa a punto dei profili: un modo diverso per affrontare il problema è cancellare parte del profilo e indirizzare altre parti a un archivio regolare. Si trasferisce cioè il lavoro dell'utente all'amministratore, aggiungendo complessità all'installazione. Ci sono almeno tre modi per rimuovere i dati dal profilo dell'utente.
Teoricamente si dovrebbe trovare un esempio smb.conf nella lingua
localeinserito dall'installazione su tjener sotto
/usr/share/debian-edu-config/examples/
. Il
file sorgente è in inglese ed è chiamato
smb-roaming-profiles-en.conf
; se il file è
tradotto nel tuo linguaggio, occorre cercare il codice di linguaggio nel
nome del file (la traduzione in tedesco, per esempio, si chiama
smb-roaming-profiles-de.conf
). All'interno
del file di configurazione ci sono un sacco di spiegazioni, ed è utile darci
uno sguardo.
Si può modificare la policy della macchina e copiarla in altri computer.
Scegliere un computer con Windows appena installato e eseguire
gpedit.msc
Nella selezione "User Configuration" -> "Administrative Templates" -> "System" -> "User Profiles" -> "Exclude directories in roaming profile", si può inserire un punto e virgola con le directory da escludere dal profilo. Le directory hanno nomi diversi in base alla lingua usata e devono essere scritte nel linguaggio utilizzato. Esempi di directory da escludere sono:
log
Setting locale
File temporanei internet
Documenti
Application Data
File temporanei internet
Salvare i cambiamenti e uscire dall'editor dei testi.
Copiare c:\windows\system32\GroupPolicy
in
tutte le altre macchine Windows.
Buona idea è copiarlo nel tuo sistema operativo Windows per averlo a disposizione durante l'installazione.
Se si usa il Windows policy editor
(poledit.exe
), si può creare un file di
policy (NTConfig.pol) e metterlo nella directory condivisa su tjener. Questo
avrebbe il vantaggio di lavorare quasi immediatamente su tutte le macchine
Windows.
Da qualche tempo l'editor policy è stato rimosso dal sito della Microsoft, ma è ancora disponibile come parte dello strumento ORK.
Conpoledit.exe
si possono creare file
.pol. Se si mette uno di questi file in tjener come
/etc/samba/netlogon/NTLOGON.POL
questo sarà
letto da tutte le macchine Windows automaticamente e temporaneamente
sovrascriverà il registro, applicando così tutti i cambiamenti.
Per avere un uso ragionevole di
poledit.exe
occorre anche scaricare i file
.adm congruenti con il sistema operativo e le applicazioni usati, altrimenti
non è possibile definire alcunché in
poledit.exe
.
Attenzione che il nuovo tool per la politica dei gruppi,
gpedit.msc
e
gpmc.msc
non creano file .pol: entrambi
possono operare solo sulla macchina locale o hanno bisogno di un server
Active Directory.
Se si capisce il tedesco, http://gruppenrichtlinien.de è un ottimo sito su questo argomento.
Si può modificare il registro di Windows del computer locale e copiare la chiave di registro sugli altri computer
Esegui Registry Editor.
Occorre trovare HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows
NT\CurrentVersion\Winlogon
Usare il menu "Edit menu" -> "New" -> "String Value".
Scrivere ExcludeProfileDirs
Digitare un punto e virgola per separare le stringhe dei path da escludere (lo stesso per la politica delle macchine)
Si può scegliere, ora, di esportare le chiave di registro come file .reg, Segnare la selezione, click destro e selezionare "Export".
Salvare il file e fare doppio click su questo, o aggiungere a uno script per diffonderlo sulle altre macchine.
Sorgenti:
A volte rimuovere la directory dal profilo non basta. In genere gli utenti perdono i file perché salvano in "My Documents", quando questa directory non viene salvata nel profilo. A volte si può volere ridirigere directory usate da software non ben programmati che usano directory condivise nella rete.
Tutte le instruzioni date prima per la politica delle macchine si possono
applicare anche qui. Si può usare
gpedit.msc
per modificare la policy e
copiarla su tutte le macchine. Il reindirizzamento dovrebbe essere
disponibile in "User Configuration" -> "Windows Settings" -> "Folder
Redirection". Le directory che può essere utile reindirizzare includono
"Desktop" e "My Documents".
Una cosa da ricordare è che se si attua la ridirezione delle cartelle queste sono automaticamente aggiunte all'elenco delle cartelle da sincronizzare. Se non si vuole utilizzare questa caratteristica si dovrebbe disabilitare con uno dei seguenti modi:
"User Configuration" -> "Administrative Templates" -> "Network" -> "Offline Files"
"Computer Configuration" -> "Administrative Templates" -> "Network" -> "Offline Files"
Per avere una policy locale occorre disabilitare i progili roaming su le macchine localmente. Questo lo si fa in genere per macchine particolari - per esempio macchine dedicate, o macchine che dispongono di banda inferiore a quella solita.
Si può usare il metodo della policy della macchina descritto sopra; la chiave è in "Administrative Templates" -> "System" -> "User Profiles" -> "Only allow local profiles".
FIXME: describe roaming profile key for the global policy editor here
Se, qualcuno ha una sua macchina dedicata, e nessun altro può toccarla, la
modifica della configurazione di Samba consente di disattivare i profili per
l'intera rete. Per disattivare i profili roaming si può modificare il file
smb.conf
su tjener e deselezionare le
variabili "logon path" e "logon home", poi riavviare samba.
logon path = "" logon home = ""
A partire da questa versione, scegliendo il profilo thin client server o il profilo server combinato, viene installato xrdp, un pacchetto che usa il protocollo Remote Desktop che presenta un login grafico per un client remoto. Gli utenti che usano Microsoft Windows si possono connettere al server thin client eseguendo xrdp senza installare software aggiuntivo - semplicemente avviando una Remote-Desktop-Connection sulla macchina Windows e connettersi.
Inoltre, xrdp può connettersi a un server VNC o a un altro server RDP.
Alcune città mettono a disposizione un desktop remoto così che studenti e insegnanti possono accedere a Skolelinux dalle loro abitazioni su computer che hanno Windows, Mac o Linux.
freerdp-x11
è installato di default con RDP
e VNC.
RDP - è il modo più facile per accedere a Windows terminal server. Un
pacchetto per un client alternativoi è
rdesktop
.
Il clent VNC (Virtual Network Computer) dà l'accesso a Skolelinux da
remoto. Un pacchetto per un client alternativoi è
xvncviewer
.
Il client grafico NX dà la possibilità a studenti e insegnanti di accedere da remoto a Skolelinux con computer Windows, Mac o Linux. Una città in Norvegia ha messo a disposizione il supporto NX a tutti gli studenti dal 2005. Hanno detto che questa soluzione è stabile.
Citrix ICA client HowTo per accedere a Windows terminal server da Skolelinux.
Gli HowTo a http://wiki.debian.org/DebianEdu/HowTo/ sono specifici per utenti o sviluppatori. Spostiamo in questa sezione gli HowTo specifici per gli utenti (e li cancelliamo dove erano)! (Prima occorre chiedere agli autori se sono d'accordo con lo spostamento (vedere la storia di quelle pagine per rintracciarli) e di metterli sotto licenza GPL.)
Con Debian Edu Squeeze Samba (v3) è stato completamente configurato per l'utilizzo come controller di dominio NT4 per client Windows XP, Windows Vista e Windows 7. Dopo che una macchina si è collegata al dominio, questa macchina può essere completamente gestita con GOsa².
Questa documentazione presuppone che si abbia installato il server principale Debian Edu e almeno una workstation Debian Edu per verificare che la rete Debian Edu/Skolelinux funzioni. Occorre creare anche alcuni utenti che possono utilizzare senza problemi la workstation Debian Edu. Si presume inoltre che si abbia una workstation XP/Vista/7 Windows a portata di mano, in modo da poter testare il server principale Debian Edu da una macchina Windows.
Dopo l'installazione del server principale Debian Edu l'host Samba \\TJENER dovrebbe essere visibile in Windows Network Neighbourhood. Il domino Windows di Debian Edu è Skolelinux. Utilizzare una macchina Windows (o un sistema Linux con smbclient) per navigare sull'ambiente condiviso di rete Samba.
START -> Run command
inserire \\TJENER e premere invio
-> una finestra di Windows Explorer dovrebbe aprirsi e mostrare la condivisione netlogon su \\TJENER e forse anche le stampanti se sono state già configurate con Unix/Linux (code CUPS).
Gli studenti e gli insegnanti che sono stati configurati via Gosa² dovrebbero essere in grado di essere autenticati a \\TJENER\HOMES o \\TJENER\<username> e accedere alla propria home directory con macchine Windows e non collegati al dominio Windows SKOLELINUX.
START -> Run command
inserire \\TJENER\HOMES o \\TJENER\<username> e premere invio
inserire le credenziali dell'account di login (nome utente, password) nella finestra di dialogo che appare
-> una finestra di Windows Explorer si dovrebbe aprire e visualizzare file e cartelle presenti nella tua home directory di Debian Edu.
Per impostazione predefinita solo le cartelle condivise [homes] e [netlogon]
sono esportate; altri esempi di condivisione per studenti e insegnanti
possono essere trovati in
/etc/samba/smb-debian-edu.conf
sul server
principale Debian Edu.
Per utilizzare Samba su TJENER come controller di dominio, le workstation Windows della rete si devono collegarsi al dominio SKOLELINUX che è fornito dal server principale di Debian Edu.
La prima cosa da fare è quello di accedere con accountSKOLELINUX\Administrator. Questo account non deve essere usato per l'utilizzo quotidiano: il suo scopo principale è quello di aggiungere macchine Windows al dominio SKOLELINUX. Per abilitare questo accesso collegarsi a TJENER come primo utente (creato durante l'installazione del server principale) ed eseguire questo comando:
$ sudo smbpasswd -e Administrator
La password di SKOLELINUX\Administrator è stata preconfigurata durante l'installazione del server principale. Occorreusare l'account di root del sistema quando ci si vuole autenticare come SKOLELINUX\Administrator.
Una volta finito con il lavoro di amministrazione assicurarsi di disabilitare di nuovo l'account SKOLELINUX\Administrator:
$ sudo smbpasswd -d Administrator
Assicurarsi che la macchina Windows abbia il nome che si desidera utilizzare nel dominio SKOLELINUX. In caso contrario, occorre prima rinominare la macchina (e quindi riavviare). Il nome host NetBIOS della macchina Windows sarà usato in seguito in GOsa² e non può essere cambiato in quella sede (senza rompere l'appartenenza al dominio di questa macchina).
Il collegamento di macchine Windows XP (testato con Service Pack 3) funziona out of the box.
NOTA: Windows XP Home non supporta il collegamento al dominio, occorre Windows XP Professional.
collegarsi a macchine Windows XP come Aministratore (o con altri account con privilegi di amministrazione)
click su "Start" poi click-destro su "Computer" e click su "Properties"
selezionare la scheda "Computer Name" e click su "Change..."
alla voce "Membro di", selezionare il controllo vicino a "Dominio:", digitare SKOLELINUX e poi click su "OK"
una finestra di pop up richiederà di inserire le credenziali di un acconto con i diritti di collegarsi al dominio. Inserire il nome utente SKOLELINUX\Administrator e la password di root , poi click su "OK"
una finestra di conferma vi darà il benvenuto al dominio SKOLELINUX. Facendo clic su "OK", un altro messaggio avvertirà che è necessario unriavvio della macchina per applicare le modifiche. Fare clic su "OK"
Dopo il riavvio, quando si fa il login per la prima volta, click sul pulsante "Opzioni >>" e selezionare il dominio SKOLELINUX al posto del dominio locale ("questo computer")
se il collegamento al dominio è andato a buon fine si dovrebbero visualizzare i dettagli della macchina all'interno di GOsa² (nella sezione menu: Systems).
Il collegamento al dominio SKOLELINUX per macchine Windows Vista/7 rrichiede l'installazione di una patch di registro sulle macchine client Windows Vista/7. Questa patch è fornita a questo indirizzo:
\\tjener\netlogon\win7+samba_domain-membership\Win7_Samba3DomainMember.reg
Per maggiorir informazioni si consiglia di consultare il file README_Win7-Domain-Membership.txt incluso nella stessa cartella. Occorre essere sicuri di applicare questa patch come Amministratore locale nel sistema Windows.
Dopo aver applicato la patch precedente e riavviato la macchina si dovrebbe essere in grado di collegarsi al dominio SKOLELINUX:
click su "Start" poi click-destro su "Computer" e click su "Properties"
sui aprirà la pagina delle informazioni di base del sistema. Sotto "Nome del computer, dominio, e gruppo di lavoro ", cliccare su" Modifica impostazioni "
nella pagina delle Proprietà del sistema, click su "Cambia..."
alla voce "Membro di", selezionare il controllo vicino a "Dominio:", digitare SKOLELINUX e poi click su "OK"
una finestra di pop up richiederà di inserire le credenziali di un acconto con i diritti di collegarsi al dominio. Inserire il nome utente SKOLELINUX\Administrator e la password di root , poi click su "OK"
una finestra di conferma vi darà il benvenuto al dominio SKOLELINUX. Facendo clic su "OK", un altro messaggio avvertirà che è necessario unriavvio della macchina per applicare le modifiche. Fare clic su "OK"
Dopo il riavvio, quando si fa il login per la prima volta, click sul pulsante "Opzioni >>" e selezionare il dominio SKOLELINUX al posto del dominio locale ("questo computer")
se il collegamento al dominio è andato a buon fine si dovrebbero visualizzare i dettagli della macchina all'interno di GOsa² (nella sezione menu: Systems).
Debian Edu carica alcuni script di accesso che preconfigura il profilo dell'utente di Windows al primo accesso. Quando si accede a una workstation Windows che unita al dominio Skolelinux per la prima volta vengono eseguite le seguenti operazioni:
copia il profilo di Firefox dell'utente in una locazione separata e la registra con Mozilla Firefox su Windows
configurazione il proxy Web e pagina iniziale di Firefox
configurazione del proxy Web e della pagina iniziale di IE
aggiunge l'icona MyHome nel Desktop che punta al drive H: e apre Esplora Risorse con un doppio clic
Altri task vengono eseguiti a ogni accesso, Per altre indicazioni su questo
argomento, riferirsi alla cartella
/etc/samba/netlogon
nel server principale
Debian Edu.
Tutti i pacchetti Debian di questa pagina possono essre installati eseguendo
aptitude install <package>
o
apt-get install <package>
(come
root).
Moodle è un sistema libero e Open Source per aministrare corsi online - un software progettato usando principi pedagogici, per aiutare gli educatori a creare comunità di apprendimento online. Si può scaricare e usarlo su ogni computer (incluso webhosts), può adatarsi a un singolo insegnante come a una Università con 200.000 studenti. Alcune scuole in Francia usano Moodle per monitorare abilità e crediti degli studenti.
Ci sono siti moodle in tutto il mondo, la maggior parte in Europe e nel Nord America. Controlla il sito di una organizzazione vicino a te per averne un'idea. Maggiori informazioni sono disponibili a moodle project page, inclusa la documentazione e il supporto.
SWI-Prolog è una implementazione open source del linguaggio di programmazione Prolog, usato per insegnare e per le applicazioni semantiche del web.
Alcune scuole usano strumenti di conrollo come Controlaula o iTALC per verificare i propri studenti. Vedere anche iTALC Wiki (e la documentazione del bug 511387).
Attenzione: assicurarsi di conoscere lo
stato della legislazone del proprio paese sul controllo delle attività degli
utenti di computer.
Alcune scuole usano Squidguard o Dansguardian per limitare l'accesso a internet.
Alcune scuole usano i prodotti Smarttech per il loro insegnamento. Occorre dedicare una workstation con driver e software dedicato, Smarttech ha messo a disposizione nel repository Debian non-free alcuni Software per il download. Una copia locale di questo repository deve essere presente nella rete scolastica per installare il software smartboard nelle nostre macchine. Così insegnanti e studenti possonoprepararsi per la lezione su ogni computer:
Scaricare il repository come file tar.gz da http://smarttech.com/us/Support/Browse+Support/Download+Software/Software/SMART+Notebook+collaborative+learning+software/Previous+versions/SMART+Notebook+10_2+for+Linux.
# move the tar.gz file to a repository directory on the school network's webroot (by default located on tjener): root@tjener:~# mkdir /etc/debian-edu/www/debian mv smartnotebook10_2sp1debianrepository.tar.gz /etc/debian-edu/www/debian # change into the new directory root@tjener:~# cd /etc/debian-edu/www/debian # extract the file root@tjener:~# tar xzvf smartnotebook10_2sp1debianrepository.tar.gz
Aggiungere le seguenti linee a
/etc/debian-edu/www/debian-edu-install.dat.local
:
d-i apt-setup/local1/repository string http://www/debian/ stable non-free d-i apt-setup/local1/comment string SMART Repo d-i apt-setup/local1/key string http://www/debian/swbuild.asc d-i pkgsel/include string smart-activation,smart-common,smart-gallerysetup,smart-hwr,smart-languagesetup,smart-notebook,smart-notifier,smart-product-drivers
Aggiornare il file di preconfigurazione:
/usr/sbin/debian-edu-pxeinstall
Fatto questo, con le nuove installazioni via PXE avremo il software per la SmartBoard installato.
Le istruzioni che seguono sono per l'aggiornamento di chroot di LTSP.
Usare un editor per aggiungere le linee seguenti a
/etc/apt/sources.list
nella chroot:
### SMART Repo deb http://www/debian/ stable non-free
Avviare l'editor in questo modo:
ltsp-chroot -a i386 editor /etc/apt/sources.list
Aggiungere la chiave del repository e installare il software:
ltsp-chroot -a i386 wget http://www/debian/swbuild.asc ltsp-chroot -a i386 apt-key add swbuild.asc ltsp-chroot -a i386 rm swbuild.asc # update the dpkg database and install the wanted packages ltsp-chroot -a i386 aptitude update ltsp-chroot -a i386 aptitude install smart-activation,smart-common,smart-gallerysetup,smart-hwr,smart-languagesetup,smart-notebook,smart-notifier,smart-product-drivers
Gli HowTo a http://wiki.debian.org/DebianEdu/HowTo/ sono per utenti o sviluppatori. Spostiamo in questa sezione gli HowTo specifici per gli utenti (e li cancelliamo dove erano)! (Prima occorre chiedere agli autori se sono d'accordo con lo spostamento e di metterli sotto licenza GPL - vedere la storia di quelle pagine per rintracciarli.)
http://wiki.debian.org/DebianEdu/HowTo/TeacherFirstStep - incompleto, ma interessante
Ogni utente dovrebbe cambiare la sua password utilizzando GOsa². Per fare
questo, basta usare un browser e collegarsi a
https://www/gosa/
.
Se si usa GOsa² per cambiare la password, assicurarsi che le password di Kerberos (krbPrincipalKey), LDAP (userPassword) e di Samba (sabmaNTPassword e smbaLMPassword) siano le stesse.
Il cambio delle password con l'uso di PAM funziona (vale a dire al prompt di login KDM/GDM), ma questo aggiornerà solo la password di Kerberos e non quelle di Samba e GOsa² (LDAP). Così dopo aver cambiato al prompt di login la password, si deve cambiarla anche utilizzando GOsa².
Tutti gli utenti possono mandare e ricevere posta all'interno della
rete. Per poter inviare e ricevere posta elettronica al di fuori della rete
interna, l'amministratore deve configurare il server di posta
exim4
in base alla situazione locale,
eseguendo dpkg-reconfigure exim4-config
.
Ogni utente che vuole usare KMail bisogna che lo configuri come indicato sotto.
Avviare KMail, click su "Next" nella procedura guidata, selezionare
IMAP
come tipèo di acconto, click su
"Next". Introdurre nome e cognome e l'indirizzo e-mail
username@postoffice.intern
, click su
"Next". Controllare se l'username è corretto, non inserire la password,
click su "Next". (Kerberos consente una singola registrazione per SMTP e
IMAP, così da non dover reinserire la password.) Scrivere
postoffice.intern
due volte come nome del
server, click su "Finish". Chiudere il suggerimento del giorno. Click su
"Settings" nel menu di KMail, selezionare "Configure KMail...", poi click su
"Accounts". Click su "Modify...", poi "Continue" per accettare il problema
del certificato e "Forever", "OK", "Apply" e ancora una volta "OK". Questo è
tutto!
Ora manda una email di prova a te stesso. (Questo creerà una cartella IMAP sul server.) Aspetta un po', poi click su "Check Mail" nel menu di KMail. Ci dovrebbe essere la tua e-mail inviata di recente nella casella di posta al di sotto di "intern".
Ci sono utenti Debian Edu in tutto il mondo. Un modo semplice per
contribuire è avvertirci che esisti e che usi Debian Edu - questo ci motiva
molto ed è già un modo concreto per contribuire.
Il progetto Debian Edu mette a disposizione un database di scuole e utenti del sistema per aiutare gli utenti a incontrarsi, e anche di avere un'idea dove gli utenti sono localizzati. Per favore facci sapere della tua installazione registrandoti in questo database. Per registrare la tua scuola usa questa scheda.
A oggi ci sono team in Norvegia, Germania, nella regione di Extremadura in Spagna, Taiwan e Francia. Partecipanti e utenti "Isolati" sono presenti in Grecia, Olanda, Giappone e nel resto del mondo.
La sezione di supporto spiega e fornisce collegamenti a risorse localizzate: contribuire e supportare sono le due facce della stessa medaglia.
A livello internazionale siamo organizzati in differenti team che lavorano in diversi ambiti.
La mailing list developer è lo strumento principale per la comunicazione, anche se si hanno mensilmente incontri su IRC #debian-edu o irc.debian.org e meno frequentemente incontri in presenza. I nuovi contributori dovrebbero leggere http://wiki.debian.org/DebianEdu/ArchivePolicy.
Un buon modo per imparare è coinvolgersi nello sviluppo di Debian Edu e iscriversi alla mailing list commit.
Questo documento ha bisogno del tuo aiuto! Prima di tutto non è ancora finito: se lo hai letto hai visto numerosi FIXME all'interno del testo. Se conosci cosa occorre, prova a scriverlo dove è indicato, considera di condividere la tua conoscenza con noi.
Il sorgente del testo è un wiki e può essere modificato con il browser web, occorre collegarsi a http://wiki.debian.org/DebianEdu/Documentation/Squeeze/ e si può contribuire facilmente. Nota: Per prima cosa è necessario un acconto per modificare le pagine con crea un nuovo utente wiki.
Un altro modo per contribuire e aiutare gli utenti è tradurre il software e la documentazione. Informazioni su come tradurre questo documentopossono essere trovate nella sezione traduzione di questo libro. Cerca di aiutarci nello sforzo di traduzione di questo libro!
https://init.linpro.no/mailman/skolelinux.no/listinfo/admin-discuss - mailing list di supporto
#debian-edu su irc.debian.org - canale IRC, quasi sempre relativo allo
sviluppo: non aspettarti un supporto in tempo reale anche se spesso questo
accade
https://init.linpro.no/mailman/skolelinux.no/listinfo/bruker - mailing list di supporto
https://init.linpro.no/mailman/skolelinux.no/listinfo/linuxiskolen - mailinglist dell'organizzazione degli sviluppatori in Norvegia (FRISK)
#skolelinux su irc.debian.org - IRC channel per aiutare utenti norvegesi
http://www.skolelinux.de/mailman/listinfo/user - mailing list di supporto
http://wiki.skolelinux.de - wiki con molti HowTo, etc.
#skolelinux.de su irc.debian.org - IRC canale per supportare gli utenti tedeschi
http://lists.debian.org/debian-edu-french - mailing list di supporto
http://www.skolelinux.es - portale spagnolo
L'elenco delle ditte che offrono un supporto professionale è disponibile a http://wiki.debian.org/DebianEdu/Help/ProfessionalHelp.
Debian Edu 6.0.7+r1 Codename "Squeeze" è un aggiornamento incrementale di Debian Edu 6.0.4+r0, che contiene tutte le modifiche tra Debian 6.0.4 e 6.0.7 nonché le seguenti modifiche:
sitesummary è stato aggiornato da 0.1.3 a 0.1.8
la configurazione di Nagios è è più robusta ed efficiente
Adattato al kernel 3.X
debian-edu-doc da 1.4~20120310~6.0.4+r0 a 1.4~20130228~6.0.7+r1
Aggiornamenti minori dal wiki
Traduzione danese ora completa
debian-edu-config da 1.453 a 1.455
Corretto /etc/hosts per LTSP diskless workstations. Closes: #699880
Far funzionare lo script ltsp_local_mount per più dispositivi.
Corretta la policy utente di Kerberos che non scade dopo 2 giorni. Chiuso: #664596
I caratteri '#' nella password della root o del primo utente password sono gestibili. Chiuso: #664976
Correzioni per gosa-sync:
Non fallisce se la password contiene "
Non rivela la striga della nuova password in syslog
Correzioni per gosa-create:
Invalida la cache di libnss prima di applicare i canbiamenti
Molti errori durante l'inserimento massivo di utenti in GOsa²
plugin gosa-netgroups: non cancella le voci del tipo di attributo "memberNisNetgroup". Chiuso: #687256
Il primo utente ora usa la stessa politica di Kerberos come tutti gli altri utenti
Aggiunta la pagina web danese
debian-edu-install da 1.528 a 1.530
Migliorato il supporto per la preconfigurazione e documentazione
Aggiornati artwork e il nuovo logo di Debian Edu / Skolelinux logo, visibile durante la installazione, nella schermata di login e come sfondo del desktop.
Sostituire LWAT con GOsa² come interfaccia di amministrazione di LDAP. Vedere sotto e la sezione Getting started chapter del manuale per maggiori informazioni su GOsa².
Vedere sotto per un elenco del software aggiornato.
Mostra la pagina di benvenuto quando questi effettuano il primo accesso. La pagina iniziale predefinita di Iceweasel è ora impostata da LDAP durante l'installazione e all'avvio dei profili di rete. Per le installazioni Standalone è configurata per http://www.skolelinux.org/.
Nuova opzione per l'ambiente desktop LXDE, in aggiunta a KDE (default) e Gnome. Come l'opzione per Gnome, l'opzione di LXDE è supportata solamente dal metodo di installazione da CD.
Velocizzare l'avvio del client LTSP.
Si fornisce una voce al menu KDE per cambiare la password in GOsa².
Per maggiori informazioni su come cambiare le password (comprese anche le password scadute al login prompt di KDM/GDM), vedere la sezione del manuale HowTos for users.
Aggiungere il collegamento a http://linuxsignpost.org/ sulla pagina iniziale che si presenta ai nuovi utenti.
Tutti i server LTSP sono anche RDP server di default.
Migliorare la gestione dei mesia rimovibili sui thin clients. La notifica sul desktop quando si inserisce un nuovo media è mostrata più a lungo e fornisce un'opzione per far partire dolphin qiando un media è inserito.
Per le nuove versioni di debian-installer da Debian Squeeze, vedere per maggiori dettagli installation manual.
Da quando non si concede più a root di effettuare l'accesso usando gdm/kdm,
un utente in LDAP è impostato durante l'installazione del Server
Principale. Questo utente è l'amministratore di GOsa² ed ha anche l'accesso
sudo. Il riordino del menu di Debian Edu viene attivato, aggiungendo
l'utente anche al gruppo teachers
.
L'immagine .iso
può essere direttamente
copiata su penna USB usando dd
o anche
cat
.
Nuovo profilo roaming workstation per i portatili.
L'accesso al dispositivo per tutti gli utenti è ora gestito da PolicyKit e non è necessario essere membri di gruppi extra per accedere ai dispositivi.
Verrà dato un avvertimento quando si cerca di installare su dischi troppo piccoli per il profilo selezionato.
Semplificato il partizionamento per l'installazione Standalone, si ha una partizione separata solo per /home/ e non più per /usr.
Maggiori test nella suite di prova, e correzione per alcuni test che hanno fallito.
Assicurarsi di segnalare un errore e annullare l'installazione quando si cerca di utilizzare l'immagine netinst senza una connessione a Internet, invece di continuare a installare un sistema danneggiato.
Tutto ciò che è nuovo in Debian Squeeze
compatibilità con FHS v2.3 e per il software sviluppato per la versione 3.2 di LSB.
Linux kernel 2.6.32
Ambienti di desktop KDE "Plasma" 4.4 e GNOME 2.30
Browser web Iceweasel 3.5
OpenOffice.org 3.2.1
Software educativo GCompris 9.3
Editor musicale Rosegarden 10.04.2
Editor per le immagini Gimp 2.6.10
Universo virtuale Celestia 1.6.0
Virtual stargazer Stellarium 0.10.4
Debian Squeeze include più di 10,000 nuovi pacchetti disponibili per l'installazione, compreso il browser Chromium
Altre informazioni su Debian Squeeze 6.0 sono disponibili nelle release notes e nell'installation manual.
La rete 10.0.0.0/8 è usata al posto di 10.0.2.0/23 e il gateway di default è 10.0.0.1/8, non 10.0.2.1/8 come si è usato in passato.
L'intervallo dinamico di DHCP è stato esteso nella rete principale di circa 4k di indirizzi IP e di circa 200 indirizzi IP per la rete dei thin client.
la rete DHCP per 10.0.0.0/8 è stata rinominata da
barebone
a
intern
Non ci sono voci di host predefiniti per i client nel DNS in più (staticXX, ..., dhcpYY...)
MIT Kerberos5 è usato per l'autenticazione degli utenti, attivato per:
PAM
IMAP
SMTP
NFSv4, ma senza aggiungere privacy/integrity/authentication di kerberos. Le
macchine devono essere aggiunte a
workstation
netgroup per essere in grado di
montare le home directory
Supporto completo per il dominio Samba NT4 per Windows XP/Vista/7
Un completo ambiente di boot PXE è configurato quando si installa da DVD, in modo tale che ulteriori installazioni possono essere fatte solamente attraverso la rete con PXE. Un nuovo script pxe-addfirmware viene fornito per supportare maggiori modelli di hardware che hanno bisogno di firmware.
Rimuovere tutti gli hard coded settati sulle workstation e configurare workstation and roaming workstation utilizzando le impostazioni rilevate dall'ambiente usando DNS, DHCP e LDAP. Vedere questo blog post per maggiori informazioni sui cambiamenti.
Aggionate le traduzioni per i template usati dall'installer. Questi template sono disponibili in 28 lingue.
Il manuale Debian Edu Squeeze è stato ripulito e migliorato. La versione inglese è stata verificata e corretta da un linguista di lingua madre.
Il Manuale Debian Edu Squeeze è completamente tradotto in tedesco, francese, italiano e danese (nuovo). Versioni parzialmente tradotte esistono in norvegese Bokmal e spagnolo.
Miglioramenti per molti tasks di lingua, specialmente Francese e Danese.
Miglioramenti alla pagina web di benvenuto visualizzata al primo login.
Aggiunta una nuova traduzione in giapponese, portoghese e catalano nella pagina web di benvenuto.
Le installazioni del CD e del DVD isono diverse - il DVD installa solamente l'ambiente KDE.
Eliminato il supporto per l'architettura
powerpc
dal CD di installazione
netinst. E' ancora possibile eseguire Debian Edu su
powerpc
anche se l'installazionè è meno
automatica.
Cancellato gtick nella installazione di default, perché non funziona sui thin client (BTS #566335).
gosa (2.6.11-3+squeeze1~edu+1) dal prossimo 6.0.5 Debian point release, con:
Corretto DHCP host removal. Closes: #650258
Backport user generator unicode character transliteration. Closes: #657086
Personalizzata la configurazione di GOsa² per meglio adattarla all'architettura di rete di Debian Edu.
GOsa² aggiorna DNS e le esportazioni di NFS immediatamente quando un sistema viene aggiornato in LDAP e le diskless workstation funzionano bene dopo che sono state aggiunte al netgroup richiesto.
E' disponibile lo script sitesummary2ldapdhcp per aggiornare o popolare GOsa² utilizzando le informazioni raccolte da sitesummary, per rendere più facile aggiungere nuovi computer alla rete.
Aggiunto il video editor Kdenlive 0.7.7 lo strumento interattivo geometrico Geogebra 3.2.42
Cambiare il gestore dei pacchetti predefinito da adept a synaptic, per evitare di avere due gestori di pacchetti grafici installati di default.
Installare openoffice.org-kde di default per garantire che OOo utilizzi file di dialogo KDE in KDE.
Cambiare la configurazione dei player video per installare i diversi player in KDE (dragonplayer), Gnome (totem) e LXDE (totem).
Aggiungere gli strumenti KDE come freespacenotifier, kinfocenter, update-notifier-kde alla installazione di default di KDE.
Sostituire network-manager-kde con plasma-widget-networkmanagement nel profilo standalone di KDE
Installare usb-modeswitch sui portatili per gestire in dual mode i dispositivi USB.
Aggiungere cifs-utils alla installazione di default per assicurarsi che i montaggi SMB possano lavorare con qualsiasi profilo.
Cancellati octave, gpscorrelate, qlandkartegt, viking, starplot, kig, kseg, luma, e valgrind dall'installazione di default e dal DVD per fare spazio a pacchetti con priorità maggiore.
Cancellato libnss-mdns dai profili stationary, per assicurarsi che il DNS siafonte autorevole per i nomi degli host.
freerdp-x11
è installato di default come
client RDP e VNC. (Precedentemente era invece
rdesktop
.)
Il server LDAP gestisce più client dopo aver aumentato il limite del file descrittore del server da 1024 a 32768.
Aggiungere codice per riavviare le code di stampa CUPS fermate nel server principale ogni ora e ripulire tutte le code di stampa ogni notte. Entrambi si possono disabilitare in LDAP.
Per impostazione predefinita si ha network blocking / exam, controllato da LDAP. In aggiunta al blocco della rete, è necessario cambiare la configurazione del proxy Squid.
L'estensione è di default. Questo può essere disabilitato in LDAP.
Cambiare il nome del certificato SSL utilizzato dal server LDAP e far sì che i clienti utilizzino il nuovo nome per poter attivare il controllo del certificato sui client.
Passaggio a PowerDNS per usare la modalità strict di LDAP e semplificare la configurazione di LDAP per il DNS.
Semplificare le regole dell'autofs di LDAP per assicurarsi che funzionino con partizioni di directory diverse dalla home esportate dal server principale senza cambiamenti.
Fare un backup più robusto del sistema quando si gestisce la struttura del database LDAP e riavviare.
La login di root non è permessa in KDM e GDM - vedere sopra e in Getting started per i dettagli.
I client configurati per spegnersi durante la notte ora ritarderanno lo spegnimento per almeno un'ora se sono stati accesi manualmente tra le 16:00 e le 07:00.
Inoltre usare l'orologio locale NTP sul server principale per assicurare che client e server abbiano gli orologi sincronizzati anche quando disconnessi da Internet.
Gli accessi ai repository Debian è sempre fatto via proxy sul server principale. Per saperne di più sui dettagli dell'implementazioneusare DHCP e WPAD.
La partizione home0 è montata nosuid per aumentare la sicurezza
Cambia la configurazione di KDE/Akonadi per ridurre il disco di ogni utenteda 144 a 24 MiB.
Nuovo strumento notify-local-users per mandare una notifica sul desktop a tutti gli uutenti connessi su una macchina. Utile per i server thin client.
Questo documento è scritto e sotto copyright da Holger Levsen (2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013), Petter Reinholdtsen (2001,2002, 2003, 2004, 2007, 2008, 2009, 2010, 2012), Daniel Heß (2007), Patrick Winnertz (2007), Knut Yrvin (2007), Ralf Gesellensetter (2007), Ronny Aasen (2007), Morten Werner Forsbring (2007), Bjarne Nielsen (2007, 2008) Nigel Barker (2007), José L. Redrejo Rodríguez (2007), John Bildoy (2007), Joakim Seeberg (2008), Jürgen Leibner (2009, 2010, 2011, 2012), Oded Naveh (2009), Philipp Hübner (2009, 2010), Andreas Mundt (2010), Olivier Vitrat (2010, 2012), Vagrant Cascadian (2010), Mike Gabriel (2011), Justin B Rye (2012), David Prévot (2012), Wolfgang Schweer (2012) e Bernhard Hammes (2012) e è rilasciato sotto licenza GPL2 o versioni successive. Buon divertimento!
Se si aggiungono contenuti a questo documento, fallo solo se sei l'autore. Occorre rilascialarlo alle stesse condizioni ! Poi inserisci il tuo nome qui e rilascialo sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione spagnola è protetta da copyright di José L. Redrejo Rodríguez (2007), Rafael Rivas (2009, 2010, 2011, 2012), e Norman Garcia (2010,2012) rilasciata sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione norvegese Bokmål è protetta da copyright di Petter Reinholdtsen (2007), Håvard Korsvoll (2007, 2008) e, Tore Skogly (2008) e Ole-Anders Andreassen (2010) rilasciata sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione tedesca è protetta da copyright di Holger Levsen (2007), Patrick Winnertz (2007), Ralf Gesellensetter (2007, 2009), Roland F. Teichert (2007, 2008, 2009), Jürgen Leibner (2007, 2009, 2011), Ludger Sicking (2008, 2010), Kai Hatje (2008), Kurt Gramlich (2009), Franziska Teichert (2009), Philipp Hübner (2009), Andreas Mundt (2009, 2010) e Wolfgang Schweer (2012, 2013), rilasciata sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione italiana è protetta da copyright di Claudio Carboncini (2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013) rilasciata sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione francese è protetta da copyright di Christophe Masson (2008), Olivier Vitrat (2010) Cédric Boutillier (2012, 2013), Jean-Paul Guilloneau (2012), David Prévot (2012), Thomas Vincent (2012) e il French l10n team (2009, 2010, 2012), rilasciata sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione in Cinese tradizionale è protetta da copyright da Andrew Lee (李健秋) (2009) e rilasciata sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione in Danese è protetta da copyright da Joe Hansen (2012, 2013) e rilasciata sotto licenza GPL2 o successiva.
Esistono traduzioni complete di questo documento in Tedesco, Italiano, Francese e Danese. Esistono traduzioni incomplete in Norvegese Bokmål e Spagnolo . Date uno sguardo per la vostra lingua qui.
Le traduzioni di questo documento sono in file PO come la maggioranza dei
progetti di software libero, Maggiori informazioni sul processo di
traduzione possono essere trovate in
usr/share/doc/debian-edu-doc/README.debian-edu-squeeze-manual-translations
.
Anche il Git repository (vedi sotto) contiene questo file. Se vuoi aiutare a
tradurre questo documento dai uno sguardo per
specifiche convenzioni di linguaggio.
Per inviare la vostra traduzione occorre essere membro del progetto Alioth
debian-edu
. Per tradurre occorre verificare
la presenza di alcuni file attraverso Git (dove ci si può collegare
anonimamente) per creare patch. Si prega di inviare un bug relativo al
pacchetto debian-edu-doc e allegare il file PO a bugreport. Si possono
trovare istruzioni su come si
sottopongoni i bug qui.
Puoi esaminare la sorgente di
debian-edu-doc
da anonimo con il comando
seguente (occorre avere il pacchetto git
istallato):
git clone
git://anonscm.debian.org/debian-edu/debian-edu-doc.git
Modificare poi
documentation/debian-edu-squeeze/debian-edu-lenny-manual.$CC.po
(dove occorre rimpiazzare $CC con il codice del vostro linguaggio). Ci sono
molto strumenti disponibili per la traduzione, suggeriamo di usare
lokalize
.
In seguito occorre inviare il file direttamente al Git (se si ha i permessi per fare questo) o mandare il file attraverso bugreport.
Per aggiornare la copia locale del repository usa il seguente comando
all'interno della directory debian-edu-doc
:
git pull
Leggere /usr/share/doc/debian-edu-doc/README.debian-edu-squeeze-manual-translations per trovare informazioni su come creare un nuovo file PO per la lingua se ancora non esiste una e come aggiornare le traduzioni.
Occorre tenere presente che questo manuale è ancora in fase di sviluppo, quindi non bisogna tradurre ogni stringa che contiene "FIXME".
Informazioni di base su Alioth (l'host dove è localizzato il nostro Git repository) e il Git è disponibile a http://wiki.debian.org/Alioth/Git.
Se non hai mai usato Git, dai uno sguardo al libro Pro Git che ha un capitolo su come
registrare i cambiamenti nel repository. Se preferisci
un'interfaccia grafica per Git invece di usare la linea di comando, puoi
provare il pacchetto gitk
.
Riporta qualsiasi tipo di problema.
Note to translators: there is no need to translate the GPL license text.
Copyright (C) 2007-2013 Holger Levsen < holger@layer-acht.org > and others, see the Copyright chapter for the full list of copyright owners.
This program is free software; you can redistribute it and/or modify it under the terms of the GNU General Public License as published by the Free Software Foundation; either version 2 of the License, or (at your option) any later version.
This program is distributed in the hope that it will be useful, but WITHOUT ANY WARRANTY; without even the implied warranty of MERCHANTABILITY or FITNESS FOR A PARTICULAR PURPOSE. See the GNU General Public License for more details.
You should have received a copy of the GNU General Public License along with this program; if not, write to the Free Software Foundation, Inc., 51 Franklin Street, Fifth Floor, Boston, MA 02110-1301 USA.
Version 2, June 1991
Copyright (C) 1989, 1991 Free Software Foundation, Inc. 51 Franklin Street, Fifth Floor, Boston, MA 02110-1301, USA. Everyone is permitted to copy and distribute verbatim copies of this license document, but changing it is not allowed.
0. This License applies to any program or other work which contains a notice placed by the copyright holder saying it may be distributed under the terms of this General Public License. The "Program", below, refers to any such program or work, and a "work based on the Program" means either the Program or any derivative work under copyright law: that is to say, a work containing the Program or a portion of it, either verbatim or with modifications and/or translated into another language. (Hereinafter, translation is included without limitation in the term "modification".) Each licensee is addressed as "you".
Activities other than copying, distribution and modification are not covered by this License; they are outside its scope. The act of running the Program is not restricted, and the output from the Program is covered only if its contents constitute a work based on the Program (independent of having been made by running the Program). Whether that is true depends on what the Program does.
1. You may copy and distribute verbatim copies of the Program's source code as you receive it, in any medium, provided that you conspicuously and appropriately publish on each copy an appropriate copyright notice and disclaimer of warranty; keep intact all the notices that refer to this License and to the absence of any warranty; and give any other recipients of the Program a copy of this License along with the Program.
You may charge a fee for the physical act of transferring a copy, and you may at your option offer warranty protection in exchange for a fee.
2. You may modify your copy or copies of the Program or any portion of it, thus forming a work based on the Program, and copy and distribute such modifications or work under the terms of Section 1 above, provided that you also meet all of these conditions:
a) You must cause the modified files to carry prominent notices stating that you changed the files and the date of any change.
b) You must cause any work that you distribute or publish, that in whole or in part contains or is derived from the Program or any part thereof, to be licensed as a whole at no charge to all third parties under the terms of this License.
c) If the modified program normally reads commands interactively when run, you must cause it, when started running for such interactive use in the most ordinary way, to print or display an announcement including an appropriate copyright notice and a notice that there is no warranty (or else, saying that you provide a warranty) and that users may redistribute the program under these conditions, and telling the user how to view a copy of this License. (Exception: if the Program itself is interactive but does not normally print such an announcement, your work based on the Program is not required to print an announcement.)
These requirements apply to the modified work as a whole. If identifiable sections of that work are not derived from the Program, and can be reasonably considered independent and separate works in themselves, then this License, and its terms, do not apply to those sections when you distribute them as separate works. But when you distribute the same sections as part of a whole which is a work based on the Program, the distribution of the whole must be on the terms of this License, whose permissions for other licensees extend to the entire whole, and thus to each and every part regardless of who wrote it.
Thus, it is not the intent of this section to claim rights or contest your rights to work written entirely by you; rather, the intent is to exercise the right to control the distribution of derivative or collective works based on the Program.
In addition, mere aggregation of another work not based on the Program with the Program (or with a work based on the Program) on a volume of a storage or distribution medium does not bring the other work under the scope of this License.
3. You may copy and distribute the Program (or a work based on it, under Section 2) in object code or executable form under the terms of Sections 1 and 2 above provided that you also do one of the following:
a) Accompany it with the complete corresponding machine-readable source code, which must be distributed under the terms of Sections 1 and 2 above on a medium customarily used for software interchange; or,
b) Accompany it with a written offer, valid for at least three years, to give any third party, for a charge no more than your cost of physically performing source distribution, a complete machine-readable copy of the corresponding source code, to be distributed under the terms of Sections 1 and 2 above on a medium customarily used for software interchange; or,
c) Accompany it with the information you received as to the offer to distribute corresponding source code. (This alternative is allowed only for noncommercial distribution and only if you received the program in object code or executable form with such an offer, in accord with Subsection b above.)
The source code for a work means the preferred form of the work for making modifications to it. For an executable work, complete source code means all the source code for all modules it contains, plus any associated interface definition files, plus the scripts used to control compilation and installation of the executable. However, as a special exception, the source code distributed need not include anything that is normally distributed (in either source or binary form) with the major components (compiler, kernel, and so on) of the operating system on which the executable runs, unless that component itself accompanies the executable.
If distribution of executable or object code is made by offering access to copy from a designated place, then offering equivalent access to copy the source code from the same place counts as distribution of the source code, even though third parties are not compelled to copy the source along with the object code.
4. You may not copy, modify, sublicense, or distribute the Program except as expressly provided under this License. Any attempt otherwise to copy, modify, sublicense or distribute the Program is void, and will automatically terminate your rights under this License. However, parties who have received copies, or rights, from you under this License will not have their licenses terminated so long as such parties remain in full compliance.
5. You are not required to accept this License, since you have not signed it. However, nothing else grants you permission to modify or distribute the Program or its derivative works. These actions are prohibited by law if you do not accept this License. Therefore, by modifying or distributing the Program (or any work based on the Program), you indicate your acceptance of this License to do so, and all its terms and conditions for copying, distributing or modifying the Program or works based on it.
6. Each time you redistribute the Program (or any work based on the Program), the recipient automatically receives a license from the original licensor to copy, distribute or modify the Program subject to these terms and conditions. You may not impose any further restrictions on the recipients' exercise of the rights granted herein. You are not responsible for enforcing compliance by third parties to this License.
7. If, as a consequence of a court judgment or allegation of patent infringement or for any other reason (not limited to patent issues), conditions are imposed on you (whether by court order, agreement or otherwise) that contradict the conditions of this License, they do not excuse you from the conditions of this License. If you cannot distribute so as to satisfy simultaneously your obligations under this License and any other pertinent obligations, then as a consequence you may not distribute the Program at all. For example, if a patent license would not permit royalty-free redistribution of the Program by all those who receive copies directly or indirectly through you, then the only way you could satisfy both it and this License would be to refrain entirely from distribution of the Program.
If any portion of this section is held invalid or unenforceable under any particular circumstance, the balance of the section is intended to apply and the section as a whole is intended to apply in other circumstances.
It is not the purpose of this section to induce you to infringe any patents or other property right claims or to contest validity of any such claims; this section has the sole purpose of protecting the integrity of the free software distribution system, which is implemented by public license practices. Many people have made generous contributions to the wide range of software distributed through that system in reliance on consistent application of that system; it is up to the author/donor to decide if he or she is willing to distribute software through any other system and a licensee cannot impose that choice.
This section is intended to make thoroughly clear what is believed to be a consequence of the rest of this License.
8. If the distribution and/or use of the Program is restricted in certain countries either by patents or by copyrighted interfaces, the original copyright holder who places the Program under this License may add an explicit geographical distribution limitation excluding those countries, so that distribution is permitted only in or among countries not thus excluded. In such case, this License incorporates the limitation as if written in the body of this License.
9. The Free Software Foundation may publish revised and/or new versions of the General Public License from time to time. Such new versions will be similar in spirit to the present version, but may differ in detail to address new problems or concerns.
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NO WARRANTY
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END OF TERMS AND CONDITIONS
Debian Edu Live CD/DVDs per Squeeze non è disponibile al momento.
Tutti i pacchetti del profilo Standalone
Tutti i pacchetti per il laptop
Il profilo desktop KDE per studenti/allievi.
Per attivare una traduzione specifica, al boot usare
l'opzionelocale=ll_CC.UTF-8
, dove
ll_CC.UTF-8 è il nome locale desiderato. Per rendere disponibile una
tastiera specifica occorre inserire l'opzione
keyb=KB
dove KB il layout desiderato di
tastiera. Maggiori informazioni su questa caratteristica è disponibile nella
documentazione del live. Segue l'elenco dei codici locali più
usati:
Linguaggio (Regione): |
Valore locale: |
Layout di tastiera: |
Norvegese Bokmål |
nb_NO.UTF-8 |
no |
Norvegese Nynorsk |
nn_NO.UTF-8 |
no |
Tedesco |
de_DE.UTF-8 |
de |
Francese (Francia) |
fr_FR.UTF-8 |
fr |
Greco (Grecia) |
el_GR.UTF-8 |
el |
Japanese |
ja_JP.UTF-8 |
jp |
Northern Sami (Norvegia) |
se_NO |
no(smi) |
L'elenco completo è disponibile in /usr/share/i18n/SUPPORTED
, ma solo UTF-8 locales sono supportati nell'immagine
live. Ancora non tutti i linguaggi specifici hanno traduzioni. Il layout
della tastiera si trova in /usr/share/keymaps/i386/.
La password per l'utente è "user", root non ha una password selezionata.
Tutto ciò che è nuovo in Debian 5.0.5 e 5.0.6, che include supporto per nuovo hardware. 5.0.5 and 5.0.6 sono versioni di matenimento e in genere non aggiungono nuove caratteristiche.
Diverse correzioni di bug, incluse le correzioni per i bug di Skolelinux #1436, #1427, #1441, #1413, #1450 e di Debian #585966, #585772, #585968, #586035 e #585966 accanto a altre correzioni non archiviate.
Nuove pagine web da Squeeze - il testo è lo stesso, ma sono presenti nuove
traduzioni per zh
, complete traduzioni per
tutte le lingue incluse (de
,
es
, fr
,
it
, nb
,
nl
, ru
,
zh
), e modifica delle pagine
.no
in .nb
per adattarsi alla lingua usata
Debian-edu-install: aggiunta la traduzione in Slovacco, aggiornate le traduzioni in tedesco, basco, italiano, bokmal, vietnamita e cinese.
Debian-edu-doc: miglioramenti nelle traduzioni in Italiano, bokmal e tedesco così come al contenuto complessivo e al layout
Sitesummary: vari miglioramenti, in particolare dove sono stati aggiunti diversi controlli in Nagios tra cui il monitoraggio della salute del sistema.
Shutdown-at-night: fix #1435 (non lavora con i gruppi di host LDAP popolati da lwat)
Per tutto ciò che è nuovo in Debian 5.0.4, vedi seguendo il paragrafo per i dettagli.
Più di 80 applicazioni importanti per l'educazione sono state inserite basandosi sul feedback e le statistiche degli utenti (attraverso Debian Edu popularity contest). L'intera lista dei pacchetti è nella task overview page.
Migliorato il desktop degli studenti con collegamenti al software educativo come GCompris, Kalzium, KGeography, KMplot, KStars, Stopmotion, OpenOffice Write e Impress.
Adattate le icone del desktop e le opzioni dei menu sulla base del gruppo degli utenti.
Aggiunto GNOME come desktop supportato, vedi lasezione installazione per come installare GNOME al posto di KDE come desktop.
Supporto a più di 50 lingue.
Migliorato il sistema per l'amministrazione degli utenti e per l'identificazione delle macchine.
MIgliorato il setup per diskless e thin client.
Il nuovo menu di avvio permette agli utenti di scegliere tra diskless workstation, thin client or workstation.
L'opzione diskless workstation è installata ma non attivata di default su tutti i server con il profilo thin-client-server.
Il Main-server è configurato come server PXE per l'avvio dei thin client, diskless workstation e per installare hard e flash drive dei client.
La configurazione per il DNS e DHCP è archiviata in LDAP e può essere
modificata usando lwat
. Il server DNS è
cambiato da bind9
a
powerdns
.
I servizi di directory (NSS) del server LDAP si trovano usando un record SRV nel DNS al posto dell'hardcoding di 'ldap' DNS name. Il server LDAP per il controllo delle password (PAM) è ancora usato con l'hardcoded 'ldap' DNS name.
Multi-architecture (amd64/i386/powerpc) net installer CD.
(La maggioranza) dei pacchetti sono scaricati da Internet.
Il DVD di installazione Multi-architecture (amd64/i386) può installare senza la rete.
PulseAudio viene fornito in aggiunta a ALSA e OSS per l'audio nelle workstation e nelle macchine diskless.
il profilo Barebone è stato rinominato come Minimal, per indicare meglio ciò che è.
La configurazione di Nagios3 è creata automaticamente da sitesummary.
Il file di ogni utente ~/.xsession-errors
è
ora troncato automaticamente quando l'utente si connette, per evitare di
riempire la home directory con un file log che cresce indefinitivamente.
L'utente può disattivare questa caratteristica creando
~/.xsession-errors-enable
.
L'amministratore di sistema può configurare il sistema per reindirizzare il
file a /dev/null modificando
/etc/X11/Xsession.d/05debian-edu-truncate-xerrorlog
.
Per facilitare l'installazione di Debian Edu su hardware che ha bisogno di firmware non-free, il CD e il DVD includono i seguenti pacchetti firmware: firmware-bnx2, firmware-bnx2x, firmware-ipw2x00, firmware-iwlwifi, firmware-qlogic and firmware-ralink.
Il nuovo kernel Linux 2.6.26 supporta più hardware.
Con questa release, Debian GNU/Linux si aggiorna da X.Org 7.1 a X.Org 7.3 (che include il supporto per il nuovo hardware) e inserisce l'ambiente desktop KDE 3.5.10 e GNOME 2.22. L'aggiornamento di altre applicazioni desktop include iceweasel (versione 3.0.6, che è un fork del browser Firefox) e icedove (version 2.0.0.19, che è un fork del client per email Thunderbird mail client) come Evolution 2.22.3,OpenOffice.org 2.4.1 e Pidgin 2.4.3 (in passato conosciuto come Gaim). SWI-prolog è tornato.
Installazione da CD/DVD da Windows
Passare da sysklogd a rsyslog come syslog collector.
Per maggiori informazioni vedere la pagina New in Lenny su wiki.debian.org
la documentazione è migliorata con traduzioni aggiornate in Tedesco, Norvegese, Bokmal e Italiano
Sono stati corretti più di 40 bug, con migliorie e aggiornamenti di sicurezza dopo il rilascio della versione 3.0r0
Basata su Debian 4.0 Etch rilasciata l'8-04-2007.
Installazione grafica con il supporto del mouse
Boot splash con usplash
LSB 3.1 compatibile
Linux kernel versione 2.6.18
Supporto per i controller e hard disk SATA
X.org version 7.1.
KDE ambiente desktop versione 3.5.5
OpenOffice.org versione 2.0.
LTSP5 (version 0.99debian12)
Il tracciamento automatico delle macchine installate con Sitesummary.
Configurazione automatica di munin usando i dati da Sitesummary.
Controllo automatico della versione dei file di configurazione in /etc/ con l'uso di svk.
Il file system può essere esteso mentre è montato.
Supporto automatico nell'estendere il file system basato su regole predefinite.
Supporto dei dispositivi locali sui thin clients.
Nuova architettura di processori: amd64 (pienamente supportata) e powerpc (supporto sperimentale, la installazione da supporto parte solo nella newworld subarchitecture)
DVD multi-architettura per i386, amd64 e powerpc
Regressione: l'installazione con il CD richiede l'accesso a Internet durante l'installazione. Le precedenti versioni potevano essere installate da un CD senza l'accesso Internet.
Regressione: webmin
è stato rimosso da
Debian per problemi di supporto. Abbiamo aggiunto un nuovo tool di
amministrazione via web chiamato lwat
, che
non ha le stesse funzionalità di wlus
, il
vecchio tool di amministrazione. Ma wlus
richiede webmin
.
Regressione: swi-prolog non è in Etch, ma in Sarge. Il capitolo dell'HowTo teach and learn descrive come installare swi-prolog in Etch.
Basato su Debian 3.1 Sarge rilasciata il 06-06-2005.
Linux kernel versione 2.6.8.
XFree86 versione 4.3.
KDE versione 3.3.
OpenOffice.org 1.1.
Basata su Debian 3.0 Woody rilasciata il 19-07-2002.
Linux kernel versione 2.4.26.
XFree86 versione 4.1.
KDE versione 2.2.
Maggiori informazioni sulle vecchie versioni possono essere trovate a http://developer.skolelinux.no/info/cdbygging/news.html.